Mar 30 Settembre 2025
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A Leverano nasce la filiera dell’orzo distico da birra

AttualitàA Leverano nasce la filiera dell’orzo distico da birra

Roma, 30 set. (askanews) – Al via il protocollo d’intesa per attivare un contratto di filiera dell’orzo distico da birra pugliese, un processo accurato e strutturato per offrire un’ulteriore strumento di rinascita al territorio salentino nel post Xylella e un prodotto pugliese certificato e di qualità. A Leverano, nel cuore del Salento, il convegno nazionale dedicato a “Orzo Distico da Birra – La filiera virtuosa da sostenere” ha visto la firma del protocollo d’intesa tra Coldiretti Puglia, Consorzio Birra Italiana e la malteria Dekòre. L’accordo avvia un contratto di filiera triennale, a partire dalla campagna 2025/2026, che punta a garantire stabilità e prospettive di crescita al comparto.

Il protocollo prevede la definizione di un prezzo minimo garantito per i produttori, calcolato sui costi medi di produzione stimati da Ismea, al quale potrà aggiungersi un premio qualità in base agli standard raggiunti. È inoltre stabilita la progressiva crescita dei quantitativi contrattualizzati, in linea con la capacità produttiva della malteria e con le esigenze dei birrifici.

Fondamentale è il sistema di tracciabilità e di controlli in campo curato da Coldiretti Puglia e dal Consorzio Birra Italiana, che assicurerà trasparenza e sicurezza alimentare lungo tutta la catena. Il protocollo introduce anche l’uso esclusivo di sementi certificate e l’adozione del disciplinare di produzione integrata della Regione Puglia, così da garantire un livello qualitativo elevato e uniforme.

“Il comparto della birra artigianale e della birra agricola vive un momento significativo, infatti si assiste ad un crescente interesse per il prodotto innovativo italiano – ha spiegato Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia – la cerealicoltura pugliese vive un momento storico cruciale, con le significative superfici a seminativo oggetto di diversificazione in termine di colture, con il frumento duro sostituito da altri cereali, e in termini di stabilizzazione del comparto, attraverso contratti di filiera tra attori locali”.

Sul fronte dei dati, il quadro emerso dal convegno mostra un incremento netto della produzione di orzo distico da birra, che dovrebbe sfiorare quest’anno gli 1,5 milioni di quintali, circa il 20% in più rispetto all’anno precedente. Un’ottima notizia per la filiera della birra 100% italiana, considerato che negli anni scorsi i raccolti erano stati spesso insoddisfacenti a causa soprattutto degli effetti dei cambiamenti climatici, tra maltempo e siccità.

Le varietà oggi riconosciute e in moltiplicazione dal Crea comprendono alcune delle più diffuse a livello europeo. Importante anche il lavoro portato avanti dall’università di Udine nell’ambito del progetto di filiera brassicola con capofila il Consorzio Birra Italiana finanziato dal Pnrr.

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