Roma, 29 set. (askanews) – Appena 4,2 milioni di metri cubi d’acqua. È questo il dato relativo all’invaso di Maccheronis al 26 settembre 2025. Lo stesso dato di Pedra ‘e Othoni, l’altra riserva artificiale di competenza del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale che alimenta i campi e le utenze idropotabili di parte del nuorese. L’assenza di precipitazioni ha comportato lo svuotamento per oltre il 70% degli invasi che ora si trovano in condizioni di pre allerta, al punto che ieri consiglio di amministrazione ha deciso di ridurre del 50% le finestre orarie per l’irrigazione nei campi su entrambi i bacini.
Un problema, quello della siccità e della assenza prolungata di precipitazioni che si ripeterà con sempre maggiore frequenza negli anni a venire e la realizzazione di un secondo invaso a servizio della Baronia, ossia quello di Abba Luchente, secondo il Consorzio, è una delle principali soluzioni.
E nei giorni scorsi una delegazione consortile, composta dal consiglio di amministrazione e da alcuni tecnici, ha fatto visita alla diga di Ridracoli, in Emilia Romagna, all’interno del Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna.