Roma, 29 set. (askanews) – Dopo quasi un decennio di negoziati, si è giunti alla conclusione dell’Accordo globale di partenariato economico (Cepa) tra l’Unione Europea e l’Indonesia. L’intesa, avviata nel 2016, ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al mercato, promuovere il commercio e gli investimenti bilaterali e sostenere lo sviluppo sostenibile. Na firma che Assolatte accoglie con favore perchè introduce agevolazioni significative sia sul piano tariffario che extratariffario per i prodotti europei, inclusi quelli del comparto lattiero-caseario.
Il lattiero-caseario presenta infatti, esclusivamente “interessi offensivi”, come definito nel linguaggio tecnico dei negoziatori: le imprese italiane possono espandere il proprio export senza timori di concorrenza da parte dell’Indonesia, Paese privo di una consolidata tradizione casearia e con una base produttiva insufficiente persino a soddisfare la domanda interna. Con 283 milioni di abitanti, l’Indonesia rappresenta una delle economie emergenti più rilevanti a livello globale, caratterizzata da una classe media in rapida crescita e da una domanda crescente di prodotti alimentari di alta qualità.
Per Assolatte, quindi, il Cepa offre una concreta opportunità di espansione per le imprese italiane del settore. In attesa di conoscere nel dettaglio i piani di riduzione daziaria delle singole voci doganali, è noto che i prodotti lattiero-caseari – attualmente soggetti a dazi fino al 10% (5% per i formaggi) – saranno per lo più esentati all’entrata in vigore dell’accordo.
Particolarmente rilevanti sono le misure extratariffarie, che prevedono: procedure di esportazione più rapide, trasparenti e uniformi per tutti gli Stati Membri; norme sanitarie e fitosanitarie più chiare e prevedibili, con scadenze definite per audit e importazioni; riconoscimento e tutela delle Indicazioni Geografiche, inclusi i principali formaggi italiani a denominazione d’origine.
Questi strumenti saranno fondamentali per rafforzare la presenza italiana nel mercato indonesiano, che consuma tra le 180.000 e le 200.000 tonnellate di formaggio l’anno, di cui circa il 75% nei canali horeca. Le importazioni sono attualmente dominate da Nuova Zelanda, Stati Uniti e Australia. Sebbene il consumo sia infatti prevalentemente orientato verso i formaggi fusi (processed cheese), le nicchie di mercato per formaggi di qualità sono in espansione. L’Italia presidia queste nicchie principalmente con Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che rappresentano l’85% dei 5,16 milioni di euro di export caseario verso l’Indonesia.