Milano, 29 set. (askanews) – L’accordo globale di partenariato economico (Cepa) tra l’Unione Europea e l’Indonesia rappresenta “una concreta opportunità di espansione per le imprese italiane del settore lattiero caseario” e sarà utile a “rafforzare la presenza italiana nel mercato indonesiano, che consuma tra le 180.000 e le 200.000 tonnellate di formaggio l’anno, di cui circa il 75% nei canali horeca”. Lo riporta in una nota Assolatte, all’indomani dell’annuncio dell’accordo.
Assolatte ha accolto con favore la firma dell’accordo, che introduce agevolazioni significative sia sul piano tariffario che extratariffario per i prodotti europei, inclusi quelli del comparto lattiero-caseario. Attualmente le importazioni indonesiane sono dominate da Nuova Zelanda, Stati Uniti e Australia. Sebbene il consumo sia prevalentemente orientato verso i formaggi fusi (processed cheese), le nicchie di mercato per formaggi di qualità sono in espansione. L’Italia presidia queste nicchie principalmente con Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che rappresentano l’85% dei 5,16 milioni di euro di export caseario verso l’Indonesia.
Il comparto lattiero-caseario, sottolinea l’associazione, presenta esclusivamente interessi offensivi, come definito nel linguaggio tecnico dei negoziatori: le imprese italiane possono espandere il proprio export senza timori di concorrenza da parte dell’Indonesia, Paese privo di una consolidata tradizione casearia e con una base produttiva insufficiente persino a soddisfare la domanda interna.
Con 283 milioni di abitanti, l’Indonesia rappresenta una delle economie emergenti più rilevanti a livello globale, caratterizzata da una classe media in rapida crescita e da una domanda crescente di prodotti alimentari di alta qualità.
Il Cepa offre una concreta opportunità di espansione per le imprese italiane del settore. In attesa di conoscere nel dettaglio i piani di riduzione daziaria delle singole voci doganali, è noto che i prodotti lattiero-caseari – attualmente soggetti a dazi fino al 10% (5% per i formaggi) – saranno per lo più esentati all’entrata in vigore dell’accordo.
Particolarmente rilevanti sono le misure extratariffarie, che prevedono: procedure di esportazione più rapide, trasparenti e uniformi per tutti gli Stati Membri; norme sanitarie e fitosanitarie più chiare e prevedibili, con scadenze definite per audit e importazioni; riconoscimento e tutela delle Indicazioni geografiche, inclusi i principali formaggi italiani a denominazione d’origine.
Questi strumenti saranno fondamentali per rafforzare la presenza italiana nel mercato indonesiano, che consuma tra le 180.000 e le 200.000 tonnellate di formaggio l’anno, di cui circa il 75% nei canali horeca.
Assolatte continuerà a monitorare l’evoluzione dell’accordo Cepa, offrendo supporto alle imprese associate per cogliere al meglio le opportunità offerte da questo nuovo scenario commerciale.