Roma, 30 set. (askanews) – Lo scienziato italiano Stefano Passerini, uno tra i massimi esperti mondiali nel campo delle batterie, ha assunto un incarico a tempo pieno presso l’Università normale di Nanchino, nell’est della Cina. Lo ha comunicato l’ateneo cinese.
La cerimonia di nomina del professore italiano è avvenuta il 25 settembre, secondo la nota sul sito dell’università. “Passerini entrerà a tempo pieno nell’ateneo, dove assumerà l’incarico di direttore del nuovo Istituto internazionale per lo stoccaggio elettrochimico dell’energia, con l’obiettivo di contribuire a costruire una piattaforma di ricerca di livello mondiale nel settore della scienza energetica”, si legge ancora nel comunicato.
Durante la cerimonia al campus di Xianlin, Passerini ha illustrato la missione e le prospettive delle tecnologie di accumulo elettrochimico nell’ambito della transizione energetica globale. Ha sottolineato che lo stoccaggio elettrochimico non solo è una tecnologia chiave per l’integrazione delle energie rinnovabili e la sicurezza dell’approvvigionamento, ma è anche il motore di innovazione per nuovi materiali, manifattura avanzata e sistemi di controllo intelligente. Ha inoltre dichiarato che la sua scelta di unirsi all’Università normale di Nanchino nasce dalla “piena fiducia nelle piattaforme scientifiche dell’ateneo, nel potenziale dei giovani ricercatori e nelle prospettive di sviluppo, e che insieme al suo team lavorerà per costruire un istituto di ricerca di livello mondiale e un ponte per la cooperazione scientifica internazionale, portando l’università a competere a livello globale nel campo della scienza energetica e contribuendo allo sviluppo sostenibile”, secondo la nota dell’università cinese.
Il segretario del Partito comunista cinese dell’università, Wang Chengbin, ha definito la nomina una “pietra miliare” nella strategia di reclutamento dei talenti dell’ateneo, sottolineando che il nuovo istituto disporrà di laboratori all’avanguardia e sarà parte integrante degli obiettivi cinesi di picco delle emissioni entro il 2030 e di neutralità carbonica entro il 2060.
Laureato alla Sapienza, a Roma, con decenni di esperienza in Europa e Stati uniti, Passerini è tra gli scienziati più citati al mondo nel settore delle batterie, con centinaia di articoli sottoposti a peer review e oltre 50 brevetti internazionali. È noto soprattutto per le sue ricerche pionieristiche sui liquidi ionici – sali speciali che rendono le batterie più sicure e longeve – e per lo sviluppo della tecnologia a ioni di sodio, alternativa più economica e sostenibile al litio.
Per i suoi contributi è stato eletto alla Leopoldina nel 2019 ed è stato insignito di riconoscimenti come il Battery Division Research Award della Electrochemical Society nel 2012. Ha inoltre fondato il centro di ricerca MEET a Muenster e diretto l’Helmholtz Institute Ulm presso il Karlsruhe Institute of Technology.