Milano, 29 set. (askanews) – Il 1 ottobre Cantina Valle Isarco lancia sul mercato “Adamantis 2022”, terza annata del super white che rappresenta oggi il progetto più ambizioso e prezioso della più piccola e più giovane cooperativa altoatesina. Si tratta di una cuvée bianca, prodotta in sole 2mila bottiglie e rilasciata dopo tre anni di affinamento, 18 mesi in barrique e tonneau, e altri 18 in bottiglia.
Il blend di “Adamantis” è costituito dal 50% di Sylvaner, dal 20% di Gruner Veltliner e altrattanto di Pinot Grigio, e da un 10% di Kerner. Le quattro varietà vengono vinificate separatamente e assemblate dopo un anno e mezzo. Segue un passaggio in acciaio e l’affinamento in bottiglia fino al terzo anno dopo la vendemmia, quando il vino viene immesso sul mercato. “Abbiamo deciso di garantire una stilistica costante: le percentuali possono oscillare di poco, dal 48 al 52, ma la visione è quella di continuità: il consumatore che ordina una bottiglia importante deve sapere cosa aspettarsi” spiega ad askanews il direttore Armin Gratl, rimarcando che “Adamantis deve crescere come un brand riconoscibile nel tempo”.
“All’inizio è stato molto difficile, se con uno Chardonnay in barrique ti puoi ispirare alla Borgogna e con un Pinot Nero trarre spunto da diversi modelli consolidati, per fare una cuvée della Valle Isarco non avevamo alcun riferimento” racconta Gratl, aggiungendo che “così abbiamo fatto molti esperimenti e nel 2020 ci è riuscito un vino come lo immaginavamo: un bianco importante, strutturato e complesso, che però restasse fedele alla freschezza e all’altitudine del nostro territorio”.
“Abbiamo selezionato le parcelle migliori con una zonazione accurata. E dai due vigneti più vocati tra quelli con pochi filari, raccogliamo le uve in cassette da 12 kg e portiamo i grappoli interi a mano davanti alla pressa. Vogliamo lavorare con il minor impatto possibile, in modo delicato” racconta Gratl, mente di questo progetto, chiarendo che sul legno l’approccio è molto misurato: “Usiamo circa il 50% di barrique nuove e il resto di secondo e terzo passaggio e produciamo più vino di quello che imbottigliamo per dare all’enologo margini di scelta, con diverse tostature e legni. In questo modo la percentuale delle varietà resta fissa ma il blend finale viene affinato selezionando i fusti migliori”.
L’annata 2022 è stata caratterizzata da un andamento più caldo rispetto alla 2021. “Lo si avverte nel bicchiere: più frutta gialla e matura, acidità leggermente più bassa e un grado alcolico di 14” illustra Gratl, spiegando che il prezzo, che si aggira sui cento euro, “abbiamo deciso di mantenerlo invariato per le prime tre annate: è stato un modo per rispettare chi ha creduto fin dall’inizio al progetto. Se la domanda dovesse superare l’offerta potremmo rivederlo, ma ‘Adamantis’ è nato per collocarsi nella fascia premium dei bianchi italiani, non per inseguire concentrazioni o rincorse commerciali”.
“Adamantis” è oggi il fiore all’occhiello della Cantina Valle Isarco, cooperativa fondata nel 1961 nell’Alto Adige. I 135 soci coltivano 150 ettari distribuiti in 11 Comuni tra Bolzano (Bolzano) e Bressanone (Bolzano), producendo ogni anno 950mila bottiglie per un totale di 32 etichette, di cui il 95% bianchi. Il fatturato si attesta a 7,8 milioni di euro, con l’85 % del canale horeca in Italia e il 15% all’estero. La valle Isarco, è tra le aree più vocate d’Europa per la viticoltura di montagna: i vigneti partono da 500 metri e arrivano fino a quota 1.000, con pendenze che toccano il 60%, terrazzati per il 90% e lavorati quasi interamente a mano. “È viticoltura eroica” sottolinea il direttore, ricordando che “i nostri soci possiedono piccoli masi con un ettaro scarso a testa, coltivati senza meccanizzazione e con grande attenzione. Per questo ‘Adamantis’ rappresenta al meglio il valore del nostro territorio: selezione estrema, precisione in vigna e continuità stilistica”.
Al successo del progetto Adamantis si aggiungono i recenti riconoscimenti della critica. Il Gruner Veltliner 2023 è stato appena inserito al 30mo posto nella classifica “Best Buys 2025” della rivista americana Wine Enthusiast, dedicata ai vini sotto i 20 dollari con punteggio superiore a 90. Nello stesso periodo il Kerner della linea Aristos ha ottenuto i Tre Bicchieri dalla guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso, confermando la crescita qualitativa della cooperativa e la solidità del lavoro dei suoi soci.