Mar 30 Settembre 2025
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Casa, Fimaa: banca data inquilini morosi per ripartenza mercato locazioni

AttualitàCasa, Fimaa: banca data inquilini morosi per ripartenza mercato locazioni

Roma, 30 set. (askanews) – Una banca dati in cui iscrivere gli inquilini morosi e misure di sostegno per i proprietari degli immobili che non riescono a incassare i canoni di locazione. Sono alcuni degli interventi che Fimaa-Italia propone di attuare per arginare l’emergenza delle locazioni nel medio-lungo termine.

“In Italia – spiega il presidente Nazionale di Fimaa-Italia, Santino Taverna – la maggior parte dei conduttori paga regolarmente i canoni di locazione, a prezzo di grandi sacrifici. Il problema dei conduttori morosi tuttavia è reale, tanto che una fetta consistente di proprietari preferisce lasciare gli immobili sfitti, piuttosto che correre rischi”.

“In Italia – sottolinea Taverna – su 35 milioni di abitazioni, circa 9 milioni e mezzo risultano non abitate. Anche sottraendo 3 milioni e mezzo di seconde case per utilizzo proprio, restano circa 6 milioni di immobili che i proprietari si preferiscono non locare. Il problema è che tutti questi proprietari di casa non si sentono sufficientemente tutelati, di conseguenza preferiscono rinunciare a un’entrata economica, piuttosto che correre il rischio di imbattersi in inquilini morosi”.

La Fimaa-Italia propone quindi di costituire una banca dati in cui registrare gli inquilini morosi. “Quando devono erogare un mutuo – prosegue Taverna – gli istituti bancari si rivolgono al sistema di informazioni Eurisc di Crif, una banca dati in cui sono segnalati i nominativi di chi non onora il rientro dei prestiti. Un sistema analogo, anche per le locazioni, potrebbe aiutare a fronteggiare un problema sociale che sta diventando preoccupante”.

Fimaa-Italia propone inoltre di correggere tutte quelle incongruenze all’interno della normativa italiana che scoraggiano i proprietari. Chi loca un immobile a un inquilino che smette di versare l’affitto, ad esempio, è comunque tenuto a corrispondere le imposte sui canoni non percepiti, fintanto che non si consolida una procedura di sfratto. O ancora, nel caso in cui il conduttore non corrisponda le spese condominiali, sarà costretto a farsene carico il proprietario per evitare di incorrere nel rischio di ritrovarsi con l’immobile esecutato.

“Sarebbe inoltre opportuno introdurre delle misure per sostenere il mercato delle locazioni”, osserva il presidente di Fimaa-Italia. “Ad esempio, chi concede un appartamento in locazione a categorie svantaggiate, come studenti, giovani lavoratori e famiglie meno abbienti, dovrebbe godere di un’esenzione dell’Imu o di altre agevolazioni fiscali” conclude Taverna.

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