“Avevamo dei progetti insieme”
Roma, 28 nov. (askanews) – “Ci sono risposte che non verranno mai fuori. Non credo che Liliana sia uscita di casa per andare a suicidarsi. Non so cosa possa essere successo. Ci sono tutta una serie di incongruenze: il cibo che ha mangiato, i peli, la ricrescita che vanno in conflitto sia in una parte che nell’altra. Questo è un dilemma di cui spero di avere delle risposte. Questa è la chiave di tutto”. Così ha dichiarato Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, la donna scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021 e rivenuta senza vita in un boschetto, non distante dalla sua abitazione poco più di 20 giorni dopo, il 5 gennaio 2022. L’uomo è stato ospite alla trasmissione Ore 14 di Milo Infante, in diretta su Rai 2.
“Avevamo dei progetti – continua- sono stati sentiti questi nostri amici del Brasile. Noi in febbraio dovevamo andare in Brasile, avevamo già parlato con l’agenzia. Io non riesco a capire come mai Liliana tutto a un colpo, avrà preso.. non lo so, bisogna vedere tantissime cose. Tutte queste storie, guardiamo piuttosto chi è andato in Questura a dire ‘andate a cercare là il corpo di Liliana’. Non mi do pace. Non ho mai creduto nemmeno all’allontanamento volontario di mia moglie, lì deve essere successo qualcosa. Secondo me quella telefonata di sedici minuti fatta il giorno 13, è lì la chiave di tutto”, conclude.
Caso Resinovich, il marito: Liliana non si è tolta la vita
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