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Clima, Green Building Council Italia: imbarazzante il negazionismo

Dall'Italia e dal Mondo

Privacy, consumatori Ue contro Google: “Mille espedienti per ottenere più dati possibili”

Quando si tratta di chiedere il consenso alla privacy, Google mostra all’utente un’autostrada facile e ampia che porta dritto al “sì”; chi vuole negarlo invece deve percorrere una viuzza stretta e tortuosa. In ogni caso le informazioni fornite all’utente sono spesso vaghe e a volte totalmente assenti. L’ultima indagine del Beuc, l’organizzazione che riunisce diverse…

Chi ha un lavoro sicuro, ma sogna di cambiarlo, dovrebbe conoscere la storia di Susan Wojcicki

Susan Wojcicki è l'amministratrice delegata di YouTube ed è anche una delle donne più ricche al mondo. Ma nel 1998, prima di entrare in Google, aveva un lavoro sicuro che forse nessuno avrebbe lasciato. La sua storia testimonia quanto conti il coraggio e quanto servano le competenze digitali.E proprio le nuove competenze per il futuro

Bosco abbattuto per creare un bacino d'acqua: servirà per le piste da sci

Lungo la strada del Passo Pordoi le ruspe hanno iniziato l'abbattimento di alberi per la realizzazione di un grande bacino con un invaso di 120mila cubi per permettere l'innevamento artificiale delle piste da sci durante l'inverno. La siccità sull'arco alpino ha infatti da tempo conseguenze anche sul turismo invernale e le stazioni sciistiche.Video di Stefano

A Milano il bar più piccolo del mondo: “Doveva essere un magazzino, ora è un locale esclusivo”

Nel mezzo della movida frenetica dei Navigli, dietro una vecchia porta di legno, si trova il Backdoor 43: quattro metri quadrati, 200 etichette di whisky e quattro posti coperti: è il cocktail bar più piccolo al mondo. Talmente piccolo da essersi aggiudicato il record mondiale ed essere incluso nella World 50 Best Discovery Chart, la

Il presidente Capaccioli: “I cambiamenti comincino dal basso”

Milano, 2 ago. (askanews) – Il negazionismo climatico oscilla in Europa tra l’1 e il 2% (dati European Social Survey), ma si arriva all’8% includendo la quota di coloro che pensano che il cambiamento climatico non sia frutto del comportamento umano. In Italia, il negazionismo climatico si attesta invece su una percentuale del 16% (Rapporto ItalCommunications-Censis). “Imbarazzante, dal mio punto di vista, anche se fosse una percentuale ad una sola cifra, specie alla luce delle ultime inconfutabili, quanto violente, manifestazioni dello squilibrio climatico che hanno travolto il Paese”, commenta Fabrizio Capaccioli, amministratore delegato di Asacert e presidente del Green Building Council Italia.

“L’Italia sta facendo la sua parte – la riflessione di Capaccioli – ciò nonostante, la comunità internazionale, senza distinguo, dovrebbe apportare il proprio contributo, ben più significativo degli sforzi e dei risultati – in termini planetari – che il nostro Paese può produrre”. Un’azione globale che deve partire anche una considerazione: “Il fenomeno che nega il cambiamento climatico e la sua origine antropogenica continua a trovare adepti e spazi, alimentati dalla ricerca di un consenso che cavalca l’onda del: ‘la crisi climatica è una bufala per mettere le mani nelle tasche della povera gente’ – prosegue Capaccioli – Il tema ‘clima’ deve, dunque, essere affrontato a partire dalle disuguaglianze, perché la povertà esiste esattamente come il cambiamento climatico, ma se non si affronta la prima, il secondo non avrà soluzione. I cambiamenti, quelli che producono davvero effetti significativi, cominciano dal basso, ne sono convinto. Non si può più pensare di ‘vincere facile’ – come recitava un fortunato claim di una pubblicità di qualche anno fa – coinvolgendo solo quei pochi che possono permettersi un approccio di vita votato al benessere sostenibile”.

“Dobbiamo concentrarci sul concetto di giusta transizione che risiede anche nella nostra capacità e responsabilità, così come dei decisori pubblici – a tutti i livelli – di mettere le persone socialmente più vulnerabili in condizione di affrontare un cambio di stile di vita repentinamente, perché questo è quanto è necessario fare – afferma l’imprenditore e presidente del Green Building Council Italia – Gli strumenti, a partire dall’edilizia sostenibile ci sono, occorre metterli a disposizione di tutti i cittadini, cominciando proprio dalle fasce meno abbienti”.

“La sfida dei prossimi anni – conclude Capaccioli – è, perciò, recuperare dalla rete negazionista, che pesca di frodo nel mare della disinformazione e della paura, prede spaventate sì dal problema del cambiamento climatico, ma soprattutto dal timore che le soluzioni, i costi, gli sconvolgimenti sociali, possano essere peggiori dei benefici di una giusta ed assistita transizione green”.

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