Roma, 30 set. (askanews) – E’ ormai evidente la crisi delle nocciole, con la campagna corilicola 2025 che in Italia registra un decremento della produzione fino al 70% in alcuni territori. Confagricoltura ha informato di questa “gravissima crisi” il Governo, nella persona del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, chiedendo interventi urgenti, sia nel breve che nel lungo periodo, a tutela delle imprese agricole. Confaagricoltura sollecita anche l’istituzione di un tavolo tecnico dedicato e un rapido intervento delle istituzioni per sostenere un comparto che rischia un grave ridimensionamento.
La produzione nazionale di nocciole è infatti in forte contrazione, con una riduzione stimata di circa il 50% rispetto al potenziale produttivo. In alcune delle aree maggiormente vocate, come Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia, si registrano perdite fino al 70%, e in alcuni casi non si raccoglierà affatto.
A rendere ancora più allarmante il quadro è il fatto che, dal 2015 ad oggi, le superfici coltivate a nocciole sono aumentate di oltre il 30%, a fronte di una produzione che già da diversi anni risulta in calo.
“Il comparto corilicolo è in estrema difficoltà – dichiara Dario Di Vincenzo, presidente della Federazione nazionale di prodotto frutta in guscio di Confagricoltura – e necessita di misure immediate per garantire un futuro alle aziende. È indispensabile prevedere ristori urgenti per far fronte alle perdite di quest’anno, ma anche interventi strutturali per tutelare la redditività, la competitività e la tenuta produttiva di un settore strategico per molti territori”.
Confagricoltura sottolinea in una nota come la filiera corilicola italiana, seconda per produzione al mondo, rappresenti non solo un’importante realtà economica, ma anche un elemento fondamentale sotto il profilo paesaggistico, ambientale, occupazionale e sociale.