Autorità Italia, Francia, Austria: quadro normativo europeo più solido per i mercati delle cripto-attività
Consob, insieme alle Autorità di supervisione del mercato in Francia (Amf) e in Austria (Fma), richiede l’implementazione di un quadro normativo europeo più solido per i mercati delle criptovalute.
Sulla base delle esperienze raccolte nei primi mesi di attuazione del regolamento Mica, queste tre principali Autorità di vigilanza europee presentano quattro suggerimenti per migliorare l’efficacia della supervisione nel settore delle cripto-attività, rafforzare la competitività degli operatori europei e offrire una migliore protezione agli investitori.
Nonostante gli sforzi di coordinamento da parte dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma), una dichiarazione congiunta di Consob-Amf-Fma indica che i primi mesi di applicazione del regolamento hanno rivelato significative variazioni nelle modalità di supervisione dei mercati delle cripto-attività da parte delle Autorità nazionali.
Queste discrepanze evidenziano l’urgenza di rafforzare l’architettura di vigilanza per garantire il corretto funzionamento del mercato interno dell’Unione europea. In assenza di questo, le Autorità nazionali che ospitano operatori autorizzati da altre giurisdizioni potrebbero dover adottare misure precauzionali previste dal regolamento per evitare rischi per gli investitori.
Inoltre, alcune disposizioni non offrono protezioni adeguate contro i rischi specifici del settore, come le minacce informatiche, o adeguate garanzie quando gli intermediari europei si collegano a piattaforme al di fuori dell’Unione europea. Tali circostanze potrebbero compromettere la protezione degli investitori e quindi minacciare anche la competitività degli operatori di mercato europei.
Per assicurare un’applicazione uniforme e funzionale del regolamento Mica, Consob, Amf e Fma suggeriscono varie modifiche specifiche, con l’obiettivo di conformarsi maggiormente alle indicazioni fornite sullo stesso argomento dal Financial Stability Board e dall’Organizzazione internazionale delle commissioni di vigilanza sui valori mobiliari (Iosco) nel luglio e nel novembre 2023.
Nel dettaglio, Consob, Amf e Fma hanno proposto quattro miglioramenti. Queste raccomandazioni, che non coprono completamente le problematiche emerse con l’applicazione dell’attuale regolamento Mica, come nel caso delle “stablecoin”, includono principalmente la supervisione diretta dell’Esma sui principali fornitori di servizi relativi ai cripto-asset, per garantire una coerenza nell’applicazione delle leggi e quindi una supervisione più efficiente.
In questo modo si prevenirebbero decisioni opportunistiche riguardanti il Paese in cui richiedere l’autorizzazione e si potrebbero anche ridurre i costi di supervisione.
Si prevede un inasprimento delle regole per le piattaforme che operano fuori dall’UE ma che si rivolgono a investitori europei. Consob, Amf e Fma fanno notare che alcune piattaforme non europee raggiungono gli investitori nel continente tramite intermediari che hanno il riconoscimento di fornitori di servizi di cripto-asset.
Le tre Autorità, quindi, suggeriscono che qualsiasi intermediario che esegue ordini su cripto-asset lo faccia attraverso una piattaforma che rispetti le regole del Regolamento Mica o di normative equivalenti.
La terza proposta riguarda una supervisione più efficace delle piattaforme per ridurre i rischi informatici: data l’attuale elevata vulnerabilità informatica, Consob, Amf e Fma enfatizzano la necessità che gli operatori di mercato subiscano una valutazione indipendente della sicurezza dei loro sistemi informatici prima di ricevere l’approvazione Mica e durante il rinnovo periodico.
Questa valutazione si focalizzerebbe sulla protezione degli asset, sulla resilienza contro attacchi informatici e sulla gestione delle emergenze. Una misura di questo tipo garantirebbe maggiore sicurezza nei mercati delle cripto-attività e aumenterebbe la fiducia degli investitori.
Infine, c’è la necessità di un chiarimento riguardo al processo di valutazione dei white paper e la possibile istituzione di un punto d’accesso unico per la presentazione e la gestione delle offerte di token (escludendo le stablecoin): questa proposta intende portare maggiore chiarezza legale alla fase di analisi dei white paper, favorendo anche una maggiore centralizzazione nella presentazione delle offerte, in relazione alla portata paneuropea della maggior parte di esse.
Giovanni Lombardi Stronati