Roma, 17 apr. (askanews) – Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato oggi che i negoziati bilaterali sui dazi con Washington non saranno facili, ma che intende recarsi negli Stati uniti per colloqui diretti con il presidente Donald Trump “nel momento più opportuno”. Lo riferiscono i media nipponici.
Ishiba ha fatto queste osservazioni dopo che ministro dell’Economia Ryosei Akazawa ha incontrato Trump e altri alti funzionari della sua amministrazione a Washington per discutere della questione dei dazi.
Secondo il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi, massimo portavoce del governo, il primo ministro ha trasmesso a Trump, tramite il capo negoziatore, il suo desiderio di raggiungere un “accordo comprensivo” che rafforzi le economie di Giappone e Stati Uniti “alla più breve scadenza possibile”.
“Pur consapevoli che i negoziati da ora in poi non saranno facili, il presidente Trump ha dichiarato di dare priorità alle trattative con il Giappone. E’ stato positivo che l’ultimo incontro abbia gettato le basi per il prossimo giro di negoziati”, ha detto Ishiba ai giornalisti dopo essere stato informato degli esiti. “Visti i progressi – ha aggiunto – a livello ministeriale, desidero recarmi negli Stati uniti per incontrare il presidente Trump nel momento più opportuno”.
Dopo la decisione a sorpresa di Trump di intervenire all’ultimo minuto, i primi colloqui ministeriali tenutisi a Washington, cui hanno partecipato il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e il rappresentante commerciale Jamieson Greer, si sono conclusi con l’accordo di tenere un nuovo incontro entro la fine di aprile.
Trump, che in precedenza aveva definito il trattato di sicurezza tra Stati Uniti e Giappone “sbilanciato”, se ne è lamentato durante l’incontro con Akazawa, ha riferito una fonte del governo giapponese al Mainichi.
Durante i colloqui, il Giappone ha espresso il suo “profondo rammarico” per la decisione degli Stati uniti di imporre tariffe più elevate sulle importazioni, invitando il suo alleato più stretto a rivedere tali misure, ha detto Ishiba.
Non si è discusso della questione dei tassi di cambio, ha aggiunto Akazawa, nonostante le precedenti attese di mercato secondo cui gli Stati uniti avrebbero preso di mira la forza del dollaro nei confronti dello yen.
Il Giappone ha messo in dubbio la conformità all’Organizzazione mondiale del commercio delle tariffe imposte su vari prodotti, come automobili, acciaio e alluminio. Tokyo ha finora scartato l’ipotesi di misure di ritorsione contro Washington. “Attribuiremo – ha detto ancora Ishiba – la massima priorità a questa questione, affrontandola con tutta la determinazione necessaria”.