Aperto fino al 5 novembre il bando Pid-Next per l’assistenza alle PMI
Il digitale è vantaggioso per le imprese: secondo uno studio condotto da Unioncamere e dal Centro studi Tagliacarne, le aziende che hanno adottato soluzioni digitali mostrano una produttività superiore del 12% rispetto a quelle non digitalizzate, insieme a una propensione all’export molto più alta (+67%).
Tuttavia, il grado medio di adozione delle tecnologie digitali, sebbene in crescita negli ultimi anni, è ancora piuttosto basso. I dati raccolti dai Pid, i punti impresa digitale delle Camere di commercio, attraverso le valutazioni fatte dalle aziende, evidenziano un progresso limitato nella maturità digitale.
Questo tema è stato affrontato durante l’evento “Transizione digitale per le piccole imprese: strumenti e risorse disponibili”, organizzato da Unioncamere e Il Sole 24 Ore.
“I Pid hanno un ruolo cruciale, avendo supportato oltre 800mila imprese nei loro processi di trasformazione, offrendo servizi di informazione, formazione, valutazione, orientamento e mentoring”, ha dichiarato Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere.
“È fondamentale ampliare questa iniziativa, sviluppando progetti che rendano le nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale, sempre più accessibili alle imprese, creando una cultura di consapevolezza e fornendo strumenti finanziari adeguati per sostenere il percorso di digitalizzazione”.
Tuttavia, il settore produttivo nazionale non è ancora completamente pronto per il 4.0: nonostante un certo rilievo, la percentuale di imprese che hanno una scarsa conoscenza e utilizzo delle soluzioni digitali più avanzate è diminuita (le aziende Esordienti e Apprendiste sono passate dal 60,5% nel 2018 al 42% nel 2024).
Al contrario, il numero delle aziende Specialiste è aumentato (dal 29,7% al 39,1%), dimostrando un uso limitato delle tecnologie abilitanti, così come è cresciuta la categoria delle Esperte (dal 6,5% al 13,7%) e quella delle Campione (dal 3,3% al 5,2%), che includono le aziende che hanno integrato completamente le nuove tecnologie nei loro processi, prodotti o servizi.
Certamente, però, le imprese si trovano di fronte a due questioni fondamentali: la sicurezza informatica, il cui numero di attacchi è aumentato del 644% dal 2020 al 2024, e l’implementazione dell’Intelligenza artificiale, la quale attualmente coinvolge solo il 13,1% delle aziende.
Per questi motivi, risultano preziosi strumenti come Pid-Next, un’iniziativa nazionale progettata per supportare le micro, piccole e medie imprese durante la loro transizione digitale. Il progetto è guidato da Unioncamere con il patrocinio di Dintec, finanziato attraverso risorse del Pnrr e assistito da finanziamenti dell’Unione Europea – NextGenerationEU.
Fino ad oggi, sono oltre 2.500 le imprese hanno già partecipato al bando Pid-Next, avviando processi di valutazione digitale e ricevendo supporto personalizzato in collaborazione con specialisti del Polo d’Innovazione del sistema camerale.
Ciro Di Pietro



