Chi non ha i sintomi pur infettato potrebbe avere una reazione immunitaria più debole e che porta gli anticorpi anti Sars-CoV-2 a ridursi dopo circa tre mesi dal contagio, Serviziocovid-19Chi non ha i sintomi pur infettato potrebbe avere una reazione immunitaria più debole e che porta gli anticorpi anti Sars-CoV-2 a ridursi dopo circa tre mesi dal contagiodi Nicola BaroneVia libera ad Immuni fra le polemiche. Come funziona l’appChi non ha i sintomi pur infettato potrebbe avere una reazione immunitaria più debole e che porta gli anticorpi anti Sars-CoV-2 a ridursi dopo circa tre mesi dal contagio3 ‘di lettura I livelli di anticorpi nei pazienti Covid-19 possono scendere bruscamente due o tre mesi dopo l’infezione. Sebbene gli autori della ricerca pubblicati su Nature Medicine e condotta in Cina ritengano «necessari e urgenti» ulteriori studi per determinare la durata dell’immunità nelle persone asintomatiche, i dati preliminari «sottolineano i potenziali rischi dei cosiddetti passaporti immunitari» e sostengono l’importanza di proseguire gli interventi di sanità pubblica e la diffusione dei test.Efficacia dell’immunità mediataFacciamo un passo indietro. «Lo sviluppo dell’immunità contro l’infezione di un microrganismo patogeno è un processo che avviene in più fasi e che si completa in genere nell’arco di una due settimane. In caso di infezione virale il corpo reagisce immediatamente con una risposta cellulare innata non specifica. In pratica le cellule del sistema immunitario rallentano l’avanzamento del virus e nel caso di un organismo forte o di una infezione lieve possono persino impedire l’insorgenza dei sintomi (come nel caso dei pazienti Covid-19 asintomatici). Questa risposta non specifica è seguita da una risposta adattativa in cui il corpo produce anticorpi che si legano specificamente al virus. Questi anticorpi iniziano a circolare tipicamente dopo una decina di giorni e si susseguono nel tempo due tipi principali Immunoglobuline M precoci e Immunoglobuline G più tardive che compaiono dopo circa due-tre settimane e per un periodo di tempo coesistono con le IgM », spiega lo scienziato Ennio Tasciotti, specialista in nanomedicina e tecnologie biomedicali. «In, Continua a leggere su: Il Sole 24 Ore
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