Milano, 15 ott. (askanews) – Eataly compie un ulteriore passo in avanti nel piano di sviluppo dei suoi prodotti a marchio. E questa volta non lo fa allargando le categorie di prodotto ma presentando un progetto che riguarda la sostenibilità e la tracciabilità delle filiere. Si parte dalla pasta con il progetto Eataly alla radice, ma in cantiere c’è la sua estensione anche alle filiere di altri prodotti, iniziando da quelli prossimi alla pasta, come l’olio o i sughi.
Promosso da Eataly con il coordinamento scientifico di Università di Palermo e Slow Food Italia e verificato dall’ente certificatore Rina, questo progetto punta promuovere in modo trasparente qualità, tracciabilità e identità di una selezione di quattro formati di pasta a marchio Eataly. Si ispira ai principi dell’agroecologia, un insieme di pratiche e sistemi agricoli che ha l’obiettivo di migliorare la resilienza climatica, la salute del suolo e dell’acqua, la biodiversità, e i servizi ecosistemici, attraverso la diversificazione delle colture, la conservazione del territorio e l’adozione di sistemi integrati quali agroforestazione o rotazioni. Al centro di tutto questo c’è il disciplinare tecnico di filiera, validato da Rina che ha anche condotto gli audit in campo. Esso adotta un approccio incrementale ed evolutivo, per guidare le aziende fornitrici in un percorso di miglioramento continuo.
Si parte da spaghetti, linguine, rigatoni e paccheri a marchio per questo progetto, ma entro fine 2026 punta a coprire tutta la linea di pasta. I produttori del grano duro necessario alla produzione della prima pasta agroecologica a marchio Eataly sono Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus e Ats Agri, realtà agricole delle campagne foggiane. Il mulino è Molino De Vita, impianto di molitura a conduzione familiare sulle colline dei Monti Dauni sovrastanti l’area pianeggiante della provincia di Foggia, mentre il Premiato Pastificio Afeltra, realtà storica a Gragnano, completa la filiera con la produzione.
“Questo è un progetto partito oltre un anno fa – ha spiegato Stefania Iacobelli, private label manager Eataly – abbiamo selezionato produttori di grano che seguissero questo rigido disciplinare di filiera che raccoglie e formalizza i requisiti imprescindibili del progetto che ha quattro aree di impatto: terra, clima, acqua e identità”. A raccontare questo impegno l’etichetta narrante curata da Slow Food: inquadrando con il proprio smartphone il qr Code sul pack si accede alla pagina web sulla quale sono disponibili informazioni dettagliate sulla filiera del prodotto.
I prodotti a marchio Eataly sono nati a fine 2023 e oggi “contano quasi 200 referenze che rappresentano circa il 10% del fatturato nelle rispettive categorie di appartenenza – ha aggiunto Iacobelli – I nostri prodotti sono presenti a partire dai nostri Eataly Caffè, dove tutti i prodotti sono a marchio, a partire dal caffè”.