Dati Inps: si accentua il calo rispetto ad aprile. Maxi stop (-47%) per le cessazioni di contratti stabili. Saldo netto fortemente negativo per i contratti a tempo, MILANO – Il lockdown paralizza il mercato del lavoro. Ad aprile, secondo i dati diffusi dall’Inps, I nuovi contratti attivati dai datori di lavoro del settore privato sono scesi dell’83% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Guardando invece al primo quadrimestre per intero le assunzionij sono state o state 1 milione e 493 mila, con una flessione del 39% rispetto al 2019. Un calo che l’istituto attribuisce all “emergenza legata alla pandemia Covid-19 e le conseguenti restrizioni ( obbligo di chiusura delle attività; non essenziali) nonché generale caduta della produzione e dei consumi “. L’Istituto spiega come tutte le tipologie contrattuali siano state interessate ma “in maniera nettamente accentuata” il fenomeno abbia interessato “le assunzioni con contratti di lavoro a termine”. Di pari passo con le assunzioni si registra anche un calo delle cessazione. Nei primi quattro mesi, sempre nel settore privato, sono state nel complesso pari a 1,7 milioni circa, “in abbandono rispetto allo stesso quadrimestre dell’anno precedente”. “Tale contenuto – rimarca l’Inps- è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato nel bimestre-aprile (-47%) a seguito dell’introduzione” per decreto “del divieto di licenziamento per ragioni economiche”. Se si guarda alla variazione netta, cioè alla differenza tra assuzioni e cessazioni, il dato è molto marcato per quanto riguarda i contratti a termine. In altre parole per questa tipologia il numero di contratti cessati è stato molto superiori a quelli nuovi attivati. Il dato ad aprile è negativo per 87.478 unità, a fronte di un +18.357 per i contratti a tempo indeterminato. Sui secondi, e in particolare sulle cessazioni, “pesa” il blocco dei licenziamenti imposto dal decreto “Cura Italia”. Sempre l’Inps ha diffuso oggi anche i dati aggiornati a giugno sulle richieste di cassa integrazione. Il numero totale di ore di cig autorizzate nel periodo dal primo aprile al 30, Continua a leggere su: La Repubblica
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