Napoli, 24 ott. (askanews) – In Italia bisognerà ricorrere a “un nuovo nucleare” considerando il fabbisogno di energia che è destinato a raddoppiare nei prossimi anni. Il pensiero è del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, espresso a Napoli a margine di un convegno.
“In materia di energia, il passato si fondava su un modello completamente superato. Le guerre e l’esplosione dei prezzi l’hanno fatto abbandonare. Il presente – ha spiegato – ha una forte dipendenza dal gas e da un incremento il più possibile delle rinnovabili, col tentativo di incidere anche a livello europeo sui meccanismi di formazione dei prezzi, molto alti. Il futuro è quello di rispondere alla nuova domanda che tutti gli indicatori ci dicono che sarà doppia rispetto ad oggi. Il doppio rispetto ad oggi, vuol dire che se oggi consumiamo 310 miliardi di kWh all’anno, la domanda sarà di 600 miliardi di kWh”.
“Pensiamo – ha ragionato il ministro – ai data center, alle intelligenze artificiali, all’elettrificazione dell’industria, all’aumento dei consumi, anche dei consumi civili, l’elettrico aumenta ogni giorno. Dobbiamo, quindi, continuare certamente con le rinnovabili, ma l’Italia è un paese meraviglioso, due terzi collinari e montagne e le pianure che sono coltivate, e non possiamo raggiungere l’obiettivo solo con il fotovoltaico e l’eolico. Quindi dobbiamo integrare con quello che sarà il nuovo nucleare. Parliamo del prossimo decennio, non di questo decennio, ma certamente dobbiamo creare le condizioni per farlo”, ha concluso Pichetto Fratin.



