ROMA – Accolta dal coro “C’è solo un presidente”, la premier Giorgia Meloni ricambia i militanti di Gioventù nazionale che l’hanno accolta alla kermesse di ‘Fenix’, in corso a Roma: “Dimostrate di essere un movimento che ha una sua identità, capacità e autonomia. Spesso mi ha fatto sorridere che vi definissero ‘I giovani della Meloni’ o la ‘Gioventù meloniana’. Penso che lo facciano per sminuire, per farvi passare come semplice manovalanza, per dipingervi come burattini e non raccontare la realtà: se siete qui è proprio perché non siete burattini, ma perché ragionate con vostra testa e non ripetete quello che dicono gli altri e non credete a quello che dicono la gran parte dei media e una minoranza sui social tenta di propinarvi. Siete persone libere, abituati ad andare controcorrente. Io combatto al vostro fianco per le stesse cose”.
MELONI: NON SIAMO COME LORO, È AMORE E NON ODIO A MUOVERE CIÒ CHE FACCIAMO
“Noi non siamo come loro, sarà sempre l’amore e non l’odio a muovere quello che facciamo. L’amore per l’Italia e per le persone, con il sorriso sulle labbra e con il rispetto per chi non la pensa come noi”, afferma la premier. “Io ho sempre avuto grande rispetto per chi non la pensa come noi, a me ha sempre spaventato il nichilismo, combatto molto di più in chi non crede in niente”, precisa.
MELONI: ALTRI CRESCIUTI CON IDEA DI ABBATTERE AVVERSARI
“Sono altri che sono stati cresciuti con l’idea che chi è diverso da te andava abbattuto, noi non siamo mai stati così. Era così anche Charlie Kirk, per questo la sua morte ha creato indignazione in tutto il mondo e ha fatto riflettere”.
MELONI: MINACCE SI MOLTIPLICANO, NON ABBIAMO E NON AVREMO PAURA
Nel corso del suo intervento Meloni sottolinea che “le minacce si moltiplicano man mano che dimostriamo di saper governare questa nazione. Ma non abbiamo paura oggi, non avremo paura domani”. “Non abbiamo avuto paura ai tempi in cui potevi essere ammazzato a colpi di chiave inglese per aver scritto un tema sulle Brigate rosse e non abbiamo paura oggi”.
MELONI: SICUREZZA È PRECONDIZIONE PER LA LIBERTÀ DEI CITTADINI
La presidente del Consiglio prosegue: “Abbiamo avuto il coraggio di dire che la sicurezza è la precondizione per la libertà dei cittadini. Quando lo abbiamo fatto con il decreto sicurezza, la sinistra ha gridato alla deriva autoritaria. Quali sono le libertà che avremmo compresso con il decreto sicurezza? La libertà di fare truffe alle anziani, occupare le case abusive, impedire ai bambini di fare l’elemosina o insultare le forze dell’ordine? Non saranno mai le nostre libertà, lasciamo alla sinistra il privilegio di difendere queste libertà”.
SCUOLA. MELONI: BASTA DISASTRI ’68, VA LIBERATA DA GABBIA ASFISSIANTE SINISTRA
“Non ne possiamo più dei disastri del ’68, del 6 politico, della demeritocrazia costruita su una distorta concezione dell’uguaglianza”, dice Meloni. “Le scuole e le università devono essere liberata dalla gabbia opprimente e asfissiante in cui la sinistra le hanno tenute per anni”, incalza. E sulla riforma dell’accesso a medicina dice: “Considero una piccola ma grande rivoluzione fondata sul merito la riforma delle modalità di accesso a Medicina, un provvedimento che in molti sostenevano fosse impossibile da realizzare. Ma penso che la parola ‘impossibile’ sia la coperta di Linus che i vigliacchi usano per non fare i conti con la realtà”.
MELONI: PER SINISTRA VITA DI CHI NON LA PENSA COME LORO VALE DI MENO
La premier torna a parlare dell’omicidio di Charlie Kirk: “L’odio non è finito con la morte di Charlie Kirk. Abbiamo avuto un fior fiore di commenti di questi sedicenti intellettuali che ci spiegavano che ‘non riescono ad accodarsi al coro morale di chi dice qualsiasi vita umana va rispettata’. In fondo vuol dire che la loro vita vale più della nostra, che la vita di chi la pensa come loro vale più di quella di chi la pensa come noi. Qui abbiamo una semplice diapositiva, non della sinistra italiana, proprio della sinistra mondiale. Non saremo mai come loro”. E prosegue: “Continueremo a rispettare chi non la pensa come noi, continueremo a sorridere, continueremo a lavorare, continueremo a dimostrare con la logica quanto le loro tesi siano spesso assurde, a non avere paura del tentativo di demonizzarci perché non sanno rispondere nel merito, non avremo paura dei tentativi di censura, degli insulti, delle minacce che mentre dimostriamo di saper governare si moltiplicano”, aggiunge la presidente del Consiglio.
MELONI: CHIUDO INTERVENTO PERCHÉ C’È DERBY, O FINISCE COME ‘CORAZZATA POTEMKIN’
Giorgia Meloni rispetta i tempi del suo
intervento alla festa di Fenix, per non ‘sforare’ e accavallarsi
con l’inizio del derby Lazio-Roma alle 12.30. Concludendo il suo
intervento dal palco, scherza con i militanti del movimento
giovanile: “Mi avvio a finire, so che c’è una partita importante
e non voglio fare la fine di Fantozzi, con la corazzata Potemkin
e le radioline”, dice la premier.
Poi cita lo scrittore americano Mark Twain: “Tra vent’anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete fatto”. Quindi, è il messaggio che lascia la presidente del Consiglio: “Esplorate, sognate e scoprite. Buon vento ragazzi, ci vediamo nella tempesta”. Sempre rivolta ai giovani, Meloni mette in guardia i presenti: “Lo schermo di un cellulare non può tenervi al riparo dalla vita e dalle emozioni e da quello che deve essere affrontato guardando gli altri negli occhi. I vostri pensieri non staranno mai in 140 caratteri, quelli veri non ci possono stare. L’anonimato di un account fake non vi rende più liberi, ma più vigliacchi”. E ancora: “L’orologio che avete al polso, l’auto che guidate, il trucco che mettete in faccia, la marca dei jeans non stabiliscono il vostro valore se non siete in vendita. Tutto quello che brilla è una distrazione o una trappola, salvo il sole, perché illumina e vi consente di vedere le cose per come sono. È verso l’alto che dovete guardare e tendere se volete fare qualcosa di grande di voi e della vostra vita. Non adagiatevi, non commiseratevi, mettetevi sempre alla prova”.
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