Ven 17 Gennaio 2025
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Francia, il portale del governo contro le fake news fa infuriare i giornalisti

Notizie dal webFrancia, il portale del governo contro le fake news fa infuriare i giornalisti

“Desinfox Coronavirus” avrebbe dovuto smascherare le notizie false sul Covid: ma ha finito per favorire solo alcune testate. Da qui la rivolta e poi la sospensione dell’esperimento, PARIGI – La strada per l’inferno, si sa, è lastricata di buone intenzioni. L’idea del portale “Desinfox Coronavirus” lanciata dal governo francese in pieno lockdown, con il conteggio delle vittime del Covid che continuava a salire, doveva combattere la disinformazione, con il rischio di alimentare panico e rischi pericolosi durante l’emergenza sanitaria. Sul sito ufficiale dell’esecutivo “Desinfox Coronavirus” si propone di aggregare contenuti “sicuri e verificati”, secondo la definizione della portavoce del governo, Sibeth Ndiaye. Venivano raccolti articoli su fake news diventate virali in Rete come l’idea che il virus potesse sparire con un bagno di acqua calda o che bastava ingurgitare qualche goccia di candeggina per non essere contagiati. Sono apparsi contenuti presi da Afp, Le Monde, Libération, con l’obiettivo dichiarato di “informarsi sulla disinformazione”. Appena il portale è andato il linea, a fine aprile, i giornalisti francesi si sono ribellati. Primo motivo di scontento: sul portale figuravano una manciata di testate. “È come se, per il governo, solo cinque media parigini facessero bene il loro lavoro” ha commentato Emmanuel Poupard, segretario generale del sindacato nazionale dei giornalisti (Snj). “Che disprezzo per i 35mila giornalisti, compresi quelli della stampa regionale che svolgono un prezioso lavoro sul campo” aveva aggiunto Poupard. Secondo il governo erano state privilegiate quelle redazioni nazionali che avevano creato da anni apposite sezioni di debunking, tra cui appunto i Décodeurs di Le Monde e CheckNews di Libération, precursori in questo campo. E ‘così che uno dei principali quotidiani francesi, Le Figaro, senza una redazione specializzata nel debunking, era escluso dal portale del governo. “Il governo dimentica che il fact-checking è l ‘essenza stessa del lavoro del giornalista ”ha commentato il giornale. Anche i prescelti per essere dentro“ Desinfox Coronavirus ”hanno protestato.” La comunicazione del governo è una cosa, il lavoro della redazione è un’altra ”ha scritto il, Continua a leggere su: La Repubblica

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