Roma, 1 lug. (askanews) – “In un mondo imperfetto, fatto di guerre e competizione selvaggia, oltre che sleale, l’Europa ripropone il refrain che pensavamo abbandonato con la nuova commissione: la politica Ue non punta alla produttività e alla competitività ma a una logica redistributiva e senza merito delle risorse, e non aumenta gli investimenti nella sicurezza alimentare. Al contrario le risorse dell’agricoltura usate per alimentare le armi. Forse scopriremo che il problema non era Timmermans, ma qualcun altro”. Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti commenta così l’ipotesi di Fondo Unico per la PAC in un’intervista publicata oggi sul Sole 24 ore.
La bocciatura del presidente Giansanti rispetto all’ipotesi di Fondo Unico per la Pac è netta: “i rumors ci dicono che i fondi per l’Agricoltura saranno meno di quelli attuali, che ci sarà una riduzione dovuta” anche “alle spese per il riarmo”. “Avevamo chiesto almeno di recuperare l’inflazione, sembra non ci sarà nemmeno quello. Ci opporremo. Protesteremo”.
E aggiunge: “il Copa (Comitato delle organizzazioni professionali agricole della Comunità europea) ha lavorato bene, compattando il fronte degli agricoltori europei: abbiamo trovato nel Consiglio Europeo e nell’Europarlamento dei partner forti; venti ministri dell’Agricoltura si oppongono al Fondo Unico”.
Infine, rispetto ad un’ipotesi di dazi USA al 10% Giansanti spinge l’Europa a non sottovalutare la propria forza, rifiutando un compromesso di questo tipo: “io non sarei contento per nulla. L’Ue è forte e ha tutti gli strumenti per far valere i propri diritti. L’Unione Europea è una grande potenza economica e politica. Io credo che la forza dell’Ue non sia ancora stata esplorata fino in fondo”.