Roma, 23 ott. (askanews) – La nuova prima ministra giapponese Sanae Takaichi intende raggiungere l’obiettivo di portare la spesa per la difesa al 2% del Pil con due anni di anticipo rispetto ai piani originari. Lo hanno riferito i media locali, a pochi giorni dalla visita del presidente statunitense Donald Trump in Giappone.
Il precedente obiettivo di Tokyo prevedeva di raggiungere la soglia del 2% nel biennio fiscale 2027-2028, ma Takaichi – secondo le agenzie di stampa Jiji e Kyodo – vuole anticiparlo all’anno fiscale in corso, che si chiuderà il 31 marzo 2026.
Takaichi, 64 anni, prima donna a ricoprire la carica di primo ministro in Giappone, dovrebbe annunciare ufficialmente la decisione nel suo primo discorso di politica generale in Parlamento previsto per venerdì. La premier, considerata un’esponente della corrente più conservatrice del Partito liberaldemocratico e vicina al defunto ex premier Shinzo Abe, intende inoltre rivedere entro la fine del 2026 tre importanti documenti strategici in materia di difesa e sicurezza nazionale.
La nuova linea arriva mentre Washington, che mantiene circa 60mila militari sul territorio giapponese, chiede da tempo a Tokyo di assumere un ruolo più attivo nella sicurezza regionale, in particolare nel contenimento della Cina. “Il Giappone comunicherà al presidente Trump che il rafforzamento fondamentale delle capacità di difesa sarà la massima priorità”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Toshimitsu Motegi.
Nel suo discorso di venerdì, Takaichi sottolineerà tuttavia la necessità di “costruire un rapporto costruttivo e stabile” con Pechino, riconoscendo al tempo stesso “le preoccupazioni in materia di sicurezza e sicurezza economica”.
“Continueremo il dialogo a livello di vertice in modo franco e cercheremo una relazione reciprocamente vantaggiosa basata su interessi strategici comuni”, affermerà secondo le anticipazioni.
La premier, alla guida di un governo di minoranza, intende anche affrontare l’inflazione e rilanciare la crescita con una “politica fiscale responsabile e proattiva”, bilanciando gli investimenti nei settori della sicurezza economica, dell’energia, dell’agricoltura e delle tecnologie emergenti come intelligenza artificiale e semiconduttori.
Sul fronte dell’immigrazione, Takaichi riconoscerà il bisogno di manodopera straniera ma condannerà con fermezza “le violazioni delle regole da parte di alcuni cittadini stranieri”, chiarendo che “pur tracciando una netta linea di demarcazione rispetto alla xenofobia, il governo si opporrà con decisione a tali comportamenti”.
Un sondaggio pubblicato dal quotidiano Yomiuri Shimbun indica che il nuovo governo gode del 71% di consenso, in forte aumento rispetto al 34% registrato a settembre dal predecessore Shigeru Ishiba: il quinto livello più alto di approvazione per un esecutivo al momento del suo insediamento dal 1978.



