Da chiarire se Stefano ha sollevato la copertura o se questa abbia ceduto. Il parco chiuso per una settimana. Prosegue il centro estivo promosso dalle parrocchie, Come è morto Stefano? La tragedia si poteva evitare? Sono gli interrogativi che pesano sul caso del bambino di 12 anni morti ieri dopo essere caduto in un pozzo nel parco Coronini Cronberg a Gorizia. Sul caso è stato aperto “un fascicolo di indagine, a carico di ignoti, per l’ipotesi di reato di omicidio colposo”, conferma la sostituta procuratrice di Gorizia Laura Collini. L’inchiesta è stata affidata al magistrato Ilaria Iozzi, che sta sentendo tutte le persone coinvolte, sia del centro estivo sia della Fondazione che gestisce la struttura e si occupa della manutenzione. “L’attività richiederà tempo e anche strumenti adeguati, essendo coinvolti bambini che possono essere sentiti con modalità protette e adatte alla loro delicata situazione, che va oltremodo tutelata – spiega Collini – l’area del pozzo resta sotto sequestro”. Gli inquirenti hanno ascoltato gli organizzatori del centro estivo ei responsabili del parco che resterà chiuso per almeno una settimana, ha spiegato il sindaco della città Rodolfo Ziberna, per consentire le indagini ei rilievi degli investigatori, senza che ci siano addetti o pubblico nelle immediate vicinanze, sia per svolgere un sopralluogo in tutto l’ambito della villa. Ziberna stamani ha anche preso contatti con l’Azienda Sanitaria per garantire un supporto psicologico a bambini e adulti coinvolti nella dolorosa vicenda. Ma non si interromperà l’attività del centro estivo, promosso dalle parrocchie di Gorizia, che ha fatto da cornice al tragico incidente in cui il ragazzino ha perso la vita mentre partecipava una sfida di Orienteering, in circostanze ancora tutte da chiarire. Secondo una prima ricostruzione, si era arrampicato sulla copertura del pozzo che avrebbe ceduto improvvisamente facendolo precipitare. L’équipe di “Estate tutti insieme”, in un post pubblicato ieri sera sulla pagina Facebook del settimanale diocesano “Voce isontina”, si rivolge alle famiglie spiegando perché i “Centri estivi ricorderanno, Continua a leggere su: La Repubblica
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