Ven 20 Settembre 2024
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I giovani dell'Unicef ​​ripensano il “futuro post-covid”. Il manifesto in 10 punti: dal diritto all'istruzione all'abolizione del digital divide

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Il documento è il risultato di un sondaggio somministrato a 2000 adolescenti tra i 15 ei 19 anni. Elisa, volontaria di Younicef: “Risulta chiara la piega che il futuro…, Il documento è il risultato di un sondaggio somministrato a 2000 adolescenti tra i 15 ei 19 anni. Elisa, volontaria di Younicef: “Risulta chiara la piega che il futuro dovrà prendere per soddisfare alle esigenze delle nuove generazioni che, troppo spesso, non vengono coinvolte nei nemmeno processi decisionali che li riguardano in prima persona” Dieci punti che vanno dalla richiesta di un maggior bilanciamento dei tempi vita-scuola-lavoro, alla necessità di garantire a tutti uguale diritto all’istruzione, ma anche parità nell’accesso alle informazioni e ai servizi, abolendo il digital-divide. Dieci punti “per costruire un futuro migliore post-Covid”. È il Manifesto “The Future We Want”, redatto dai giovani dell’Unicef, chiamato Younicef, in seguito ai risultati di un sondaggio scritto da 25 giovani e proposto a quasi 2000 adolescenti tra i 15 ei 19 anni. L’agenda proposta riguarda diversi aspetti della vita, dal benessere personale a quello dei rapporti sociali, dall’ambiente alla scuola, dalla percezione di una vita nella comunità alla realizzazione del proprio futuro scolastico e lavorativo, ma, sottolinea Elisa Cremona, volontaria di 18 anni di Younicef, dal testo “risulta chiara la piega che il futuro dovrà prendere per soddisfare alle esigenze delle nuove generazioni che, troppo spesso, non vengono coinvolte nemmeno nei processi decisionali che li riguardano in prima persona”. “Durante il lockdown sentimenti positivi sembravano essere stati rispolverati dagli armadi degli italiani, con mio grande rammarico però, più il tempo avanza più le persone sembrano tornare indietro su ogni passo positivo fatto”, spiega Elisa. Anche per questo il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia ha lanciato il sondaggio. Ai giovani intervistati è stato chiesto di rispondere ad alcune domande che riguardavano proprio i temi alla base del decalogo, per comprendere, più in generale, “l’impatto che gli ultimi mesi hanno avuto sul proprio benessere e su quello dei loro, Continua a leggere su: Ilfattoquotidiano.it

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