“Vogliono che ci arrendiamo, ma non accadrà”
Roma, 30 ott. (askanews) – “Stiamo affrontando una guerra americana, israeliana ed europea volta a porre fine alla resistenza e ai nostri popoli. Come è possibile che 43.000 morti a Gaza, il bombardamento di tende, 100 morti in una volta a Jabalia, non suscitino alcuna risposta dal mondo? Vogliono che ci arrendiamo, ma questo non accadrà, anche se lo scontro è doloroso”: lo ha detto oggi il leader di Hezbollah, Naim Qassem.
Nel suo primo discorso, Qassem ha affermato che è stata “la resistenza, non le risoluzioni internazionali” a costringere Israele a ritirarsi dal sud del Libano (nel 2000, ndr) e che dopo la risoluzione 1701 del 2006, “Israele ha violato lo spazio aereo libanese 39.000 volte nel corso di 17 anni”.
“Non è vero che Israele ha rispettato questa risoluzione – ha aggiunto il leader Hezbollah – l’11 ottobre 2023 Israele stava già prendendo in considerazione una guerra allargata contro il Libano, ma gli Stati Uniti non hanno accettato. Si stavano preparando alla guerra contro il Libano, anche prima del diluvio al-Aqsa (attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023, ndr)”.
Il capo di Hezbollah: è una guerra Usa-Israele-Europa contro la nostra resistenza
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