Per la regia di Marco Tullio Giordana. Sul set Alessio Boni e Isabella Ragonese, Dopo aver destato un grande clamore mediatico, occupando per anni le cronache dei quotidiani e animando trasmissioni televisive ei telegiornali, diventa un film il caso di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra sparita il 26 novembre 2010 e il cui cadavere venne rinvenuto tre mesi più tardi in un campo di Chignolo d’Isola. Per … Dopo aver destato un grande clamore mediatico, occupando per anni le cronache dei quotidiani e animando trasmissioni televisive ei telegiornali, diventa un film il caso di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra sparita il 26 novembre 2010 e il cui cadavere venne venuto rinvenuto tre mesi più tardi in un campo di Chignolo d’Isola. Per il suo omicidio il muratore di Mapello Massimo Bossetti è stato condannato all’ergastolo, nonostante si sia sempre dichiarato innocente e continui a farlo. Il regista Marco Tullio Giordana è il regista, mentre l’attore bergamasco (è di Sarnico) Alessio Boni vestirà i panni del comandante dei carabinieri e la bravissima Isabella Ragonese quelli della pm della Procura di Bergamo Letizia Ruggeri, il magistrato che molte volte si è presentato in tribunale guidando una moto di grossa cilindrata. Il film, prodotto dal Taodue di Pietro Valsecchi, che porta il titolo provvisorio di “Il lupo e l’agnello”, dovrebbe uscire il prossimo anno su Netflix. Le scene saranno girate nel Lazio, precisamente a Fiano Romano, nei pressi del palazzetto dello sport (Yara era sparita dopo essere uscita dal palazzetto dello sport di Brembate Sopra), ea Monterotondo Scalo. I protagonisti, per ora, preferiscono non rilasciare dichiarazioni, vista anche la delicatezza della trama. La regia di Marco Tullio Giordana, però, rappresenta una garanzia di serietà, visto che il regista milanese si è costruito nel corso degli anni un curriculum di tutto rispetto. Lo stesso Boni nel 2017 era tra gli interpreti di un’altra, Continua a leggere su: Ilgiorno.it
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