Roma, 30 set. (askanews) – Si è svolto oggi a Roma nella sede di Confagricoltura, a Palazzo della Valle, l’evento ‘Agrifoodskills Observatory – Forum 2050’, dedicato agli scenari e alle future competenze nel settore agroalimentare. L’apertura dei lavori è stata affidata a Piero Mastroberardino, presidente del Forum. L’appuntamento rientra nelle attività di Agrifoodskills, un progetto europeo di quattro anni, iniziato a gennaio 2025 proprio nella sede di Confagricoltura, con il coordinamento dell’Università di Torino nella persona del Professor Remigio Berruto.
Il progetto fa parte di un percorso più ampio che l’Unione europea ha chiamato “Pact4Skills”, un’iniziativa che è parte integrante dell’Agenda europea per le competenze ed ha l’obiettivo di favorire la collaborazione tra soggetti pubblici e privati per rigenerare, aggiornare e sviluppare le competenze dei lavoratori in Europa. Un vero e proprio tema strategico per l’Unione, in cui si rinnova la scommessa di rigenerazione delle competenze e l’innalzamento dei saperi anche nel sistema “agrifood”.
“La riunione del Forum 2050 di oggi e i lavori di questo anno sono cruciali per interpretare e disegnare il futuro del settore agroalimentare – ha spiegato Daniele Rossi, delegato Ricerca e Innovazione (R&I) di Confagricoltura e co-coordinatore del progetto – Abbiamo un estremo bisogno di prepararci a gestire le incertezze e i rischi. È necessario rifondare la cultura imprenditoriale, riprogrammare sia la formazione della scuola superiore, sia quella professionale, introducendo nuove competenze come sostenibilità e digitalizzazione”.
Il Forum 2050 è un’iniziativa autonoma e di lungo respiro promossa dall’Osservatorio di Agrifoodskills. Nasce come piattaforma permanente di confronto tra gli stakeholder del settore agroalimentare per offrire uno spazio stabile di dialogo e di riflessione strategica.
Il Forum si configura come una vera e propria infrastruttura “a ombrello”, capace di integrare e coordinare i principali temi che riguardano il futuro dell’agroalimentare, articolando la sua azione lungo due direttrici fondamentali: da un lato, lo sviluppo delle competenze interne, con particolare attenzione all’innovazione e alle nuove tecnologie; dall’altro, il monitoraggio degli scenari geopolitici e dei contesti internazionali che incidono sul settore, per accompagnare con strumenti adeguati il mondo imprenditoriale.
“Il Forum 2050 è un’opportunità di apertura culturale sui grandi temi dell’agroalimentare, settore strategico dell’economia di tutti i Paesi europei”, ha sottolineato Piero Mastroberadino, mentre Remigio Berruto, dell’Università degli Studi di Torino. Priorità del dibattito è stata l’elaborazione finale dei sei documenti strategici, ovvero “Position Papers” incentrati su: gestione delle crisi; formazione degli imprenditori; scenari a medio e lungo termine; evoluzione degli stili di vita dei consumatori; processi di diffusione dell’innovazione; indicazioni politiche sulle best practice.