Roma, 13 giu. (askanews) – Cresce l’import di cereali in Italia nei primi mesi del 2025, e soprattutto di mais e grano duro. E’ quanto emerge dalla analisi fatta da Anacer sulla base dei dati provvisori Istat circa le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel primo trimestre 2025. Le importazioni ono aumentate sia nelle quantità di 468.000 tonnellate (+7,8%) e sia nei valori di 128,0 milioni di euro (+5,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In crescita soprattutto le quantità importate di mais (+249.000 tonnellate, pari a +13,7% nelle quantità e +110,3 milioni di euro, pari a +25,2% nei valori) e di grano duro (+140.000 tonnellate, pari +21,6% nelle quantità e +25,5 milioni di euro, pari a +10,8% nei valori). In aumento di 70.000 tonnellate anche le quantità importate di grano tenero (+4,2%).
Tra gli altri prodotti in esame si registra la riduzione degli arrivi dei prodotti trasformati/sostitutivi (-6,8% nelle quantità e -10,5% nei valori) e l’incremento dei mangimi a base di cereali (+3,8%) e del riso (+9,3% nel complesso). Per quanto riguarda le oleaginose e relative farine, si riscontra un incremento delle quantità importate di farine proteiche vegetali di 94.000 t (+16,7%) ed una riduzione nei semi e frutti oleosi di 77.000 t, corrispondente a -10,3%, per un controvalore di -69 milioni di euro (-17%).
Anche le esportazioni dall’Italia nel primo trimestre 2025 aumentano nelle quantità di 21.500 tonnellate (+1,7%) ma diminuiscono nei valori di 23,7 milioni di euro (-1,5%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento delle quantità esportate, spiega Anacer, si deve ai prodotti trasformati (+33.000 tonnellate, pari a +15%) alla farina di grano tenero (+8.400 tonnellate), alla semola di grano duro (+5.800 tonnellata) ed alle paste alimentari (+6.600 tonnellate). Si riduce invece l’export dei cereali in granella (-19.300 tonnellate) e dei mangimi a base di cereali (-3.700 tonnellate). Le esportazioni di riso diminuiscono di 9.300 tonnellate (-4,7% considerato nel complesso tra risone, semigreggio e lavorato) con un controvalore in diminuzione d 6,7 milioni di euro (-2,8%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi tre mesi del 2025 un esborso di valuta pari a 2.366,6 milioni di Euro (2.238,6 nel 2024) ed introiti per 1.507,6 milioni di Euro (1.531,3 nel 2024). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -859,0 milioni di Euro, contro -707,3 milioni di Euro nel 2024.