Ven 24 Ottobre 2025
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Italmercati: riformare sistema mercati, più grandi e connessi

AttualitàItalmercati: riformare sistema mercati, più grandi e connessi

Roma, 22 ott. (askanews) – Una riforma complessiva del sistema dei mercati italiani, con l’obiettivo di individuare un numero di mercati strategici nazionali, più grandi, sostenibili e digitalizzati, che possano agire come poli di riferimento per l’intera filiera. E’ la proposta di Italmercati, che oggi al Cnel a Roma ha presentato il Rapporto Italmercati-Ismea 2025, seconda edizione dello studio dedicato all’evoluzione del sistema dei mercati all’ingrosso italiani e al loro ruolo nella filiera agroalimentare.

“Con questa seconda edizione del Rapporto vogliamo guardare avanti, proponendo un piano concreto per la riforma del sistema dei mercati”, ha annunciato Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati. “Vogliamo mercati più grandi, connessi e digitali, in grado di garantire tracciabilità, qualità e sostenibilità. Siamo pronti a collaborare con il Governo, con le Regioni e con Ismea per definire un nuovo modello nazionale, in cui pochi poli forti rappresentino un sistema moderno, competitivo e coerente con le sfide della transizione verde”.

Tra le proposte operative emerse dal Rapporto, Italmercati individua alcune linee d’azione prioritarie, tra cui la costruzione di una rete nazionale dei mercati strategici, con un piano di investimenti pubblico-privato coordinato a livello nazionale e la creazione di un tavolo tecnico permanente sulla logistica e sulla transizione digitale, per favorire l’interconnessione dei flussi e la tracciabilità dei prodotti.

Tra i punti qualificanti del progetto anche il rafforzamento del legame con la grande distribuzione organizzata e le organizzazioni di produttori e il rilancio del comparto ittico, oggi penalizzato da infrastrutture obsolete e dalla mancanza di centri di lavorazione moderni. Oltre alla apertura a nuove forme di partenariato con il mondo della ristorazione collettiva per valorizzare il prodotto fresco e locale nelle mense pubbliche.

Oltre al rapporto, è stata presentata anche una indagine del Censis che fotografa una trasformazione profonda nei comportamenti di consumo degli italiani. Negli ultimi tre anni, il 73% dei cittadini dichiara di prestare maggiore attenzione all’origine e alla tracciabilità dei prodotti, mentre il 68% afferma di privilegiare alimenti locali e di stagione. Il 56% sceglie con più frequenza mercati rionali e punti vendita specializzati, spinto dal desiderio di sicurezza e fiducia, e il 49% considera il prezzo un fattore decisivo nella scelta dei prodotti freschi. Tuttavia, il 39% delle famiglie ha ridotto gli acquisti di frutta e verdura nell’ultimo anno a causa dell’aumento dei prezzi, e quasi una su tre dichiara di aver modificato la dieta privilegiando alimenti a più lunga conservazione.

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