Roma, 15 set. (askanews) – Nel Mar cinese meridionale gli Stati uniti “seminano discordia, creano problemi e fomentano lo scontro”. Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian nella quotidiana conferenza stampa a Pechino. Rispondendo a una domanda sul fatto che il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha espresso sostegno alle Filippine nell’opposizione alla creazione da parte della Cina di una riserva naturale nazionale a Scarborough Shoal, definendo tale mossa un atto di coercizione che promuove le rivendicazioni territoriali e marittime”. Rubio ha inoltre invitato la Cina a rispettare la “decisione del tribunale arbitrale sul Mar Cinese Meridionale”.
“La scorsa settimana abbiamo già chiarito la nostra posizione su questo tema, e oggi abbiamo presentato una ferma protesta contro le affermazioni errate degli Stati Uniti” ha sottolineato Lin Jian. “Scarborough Shoal è territorio intrinseco della Cina. L’istituzione di una riserva naturale nazionale a Scarborough Shoal rientra nell’ambito della sovranità cinese, è ragionevole e legittima e non ammette interferenze”- Lin ha sostenuto che, grazie agli sforzi congiunti di Cina e Paesi dell’ASEAN, la situazione nel Mar cinese meridionale è nel complesso stabile. “Gli Stati uniti non sono parte in causa nella questione del Mar cinese meridionale, eppure intervengono di continuo, interferendo con le questioni marittime dei Paesi interessati, trascinando alcuni Paesi a creare dispute, alimentando le tensioni e impedendo che il Mar Cinese Meridionale rimanga pacifico”.
Rispetto all’arbitrato internazionale, che ha dato ragione a Manila rispetto alla questione delle acque contese, Lin ha ribadito il mancato riconoscimento cinese della sentenza. “Il cosiddetto arbitrato sul Mar cinese meridionale è stato orchestrato dagli Stati uniti, una farsa politica mascherata da procedimento legale. Il cosiddetto ‘lodo arbitrale’ è illegale, nullo e privo di forza vincolante. La Cina non lo accetta né lo riconosce”, ha detto il portavoce.
“E’ evidente chi sia il vero difensore della legalità internazionale e della pace e stabilità del Mar cinese meridionale e chi ne sia il sabotatore e creatore di problemi. Consigliamo agli Stati Uniti di smettere al più presto di seminare discordia, creare problemi e fomentare lo scontro, e di restituire al Mar cinese meridionale la sua tranquillità”, ha proseguito Lin. “La Cina – ha concluso – continuerà a lavorare con i Paesi dell’ASEAN per attuare pienamente ed efficacemente la Dichiarazione sulla condotta delle parti nel Mar cinese meridionale e promuovere attivamente i negoziati sul codice di condotta, per fare del Mar cinese meridionale un mare di pace, amicizia e cooperazione”.