Ogni maison è stata invitata a raccontarsi attraverso un succinto video, dove non sempre sono protagonisti gli abiti, L’alta moda in tempi di post Covid19 si frammenta in tanti filmati. Qualcuno anche d’autore. La rassegna parigina dedicata alla couture per il prossimo inverno è cominciata oggi e termina mercoledì, svolgendosi solo in digitale. Visibile a tutti sulla piattaforma de La Federation de la Haute Couture et de la Mode che ospita i lavori di 33 griffe. Ogni maison è stata invitata a raccontarsi attraverso un succinto video, dove non sempre sono protagonisti gli abiti. Un modo per tenere viva la kermesse anche in un momento complicato come quello che stiamo vivendo. A inaugurare la prima edizione fashion online da Parigi, è stata Naomi Campbell che ha sottolineato l’importanza dell’inclusività citando, nel suo discorso in rete, la filosofia di Mandela sull’importanza che riveste la convivenza di tutte le culture e razze. Chiaro invito a dialogo continuo che può partire anche dal dorato mondo della moda. I MITICI BAULI DIOR Maria Grazia Chiuri, direttore artistico di Dior donna, per presentare la sua collezione di alta moda per il prossimo autunno inverno ha chiesto al regista Matteo Garrone di girare un film di un quarto d’ora che racchiudesse, come in una favola, tutta la magia che c’è nei capi cuciti a mano dalla première in atelier. «Il cinema è il risultato di un impegno di gruppo, creativo e insieme artigianale. Molto simile al modo di lavorare che abbiamo nella moda. Conosco Garrone da tempo, anche se questa è stata la prima volta che abbiamo collaborato. E ‘stato divertente, ci sentivamo pure su WhatsApp. Fra di noi i contatti sono stati immediati, facili. Con gioia e leggerezza. Da tempo volevo sperimentare la formula cinematografica. L’unica, a mio parere, adatta alla situazione attuale, per rappresentare la preziosità di capi che non sfilano », racconta Chiuri durante una video conferenza, specificando che il, Continua a leggere su: Lastampa.it
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