Gio 09 Ottobre 2025
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Li Qiang andrà in Nordcorea: perché non Xi Jinping?

AttualitàLi Qiang andrà in Nordcorea: perché non Xi Jinping?

Roma, 7 ott. (askanews) – L’annuncio odierno da parte cinese della visita in Corea del Nord del primo ministro Li Qiang, per guidare la delegazione della Repubblica popolare alla parata che celebrerà il 10 ottobre l’80mo anniversario della fondazione del Partito dei lavoratori coreani, si presta a una doppia lettura: da un lato è una conferma di un addolcimento delle relazioni tra i due paesi vicini, dall’altro segnala ancora il permanere di un alone di diffidenza nella leadership di Pechino rispetto al paese guidato da Kim Jong Un.

Il premier cinese Li Qiang si recherà in Corea dal 9 all’11 ottobre. Si tratterà della visita di più alto livello da parte di un funzionario cinese nel paese dal 2019.

Il ministero degli Esteri cinese ha comunicato che Li arriverà a Pyongyang giovedì. Venerdì è prevista una parata militare per commemorare la fondazione del partito unico nordcoreano.

Definendo i due paesi “vicini amichevoli”, la dichiarazione del ministero degli Esteri ha affermato oggi che la salvaguardia, il consolidamento e lo sviluppo delle relazioni tra Cina e Corea del Nord sono sempre stati un obiettivo della politica di Pechino. “La Cina considera questa visita come un’opportunità per lavorare con la Corea del Nord, guidata dal consenso raggiunto dai massimi dirigenti dei due partiti e dei due paesi”, si legge nel comunicato. “Rafforzeremo – ha aggiunto – la comunicazione strategica, intensificheremo gli scambi e la cooperazione e promuoveremo lo sviluppo continuo delle tradizionali relazioni di amicizia e collaborazione”.

Li, il numero due del governo cinese, sarà il più alto funzionario di Pechino a partecipare a una parata militare nordcoreana in questo secolo. La visita avviene in un contesto di progressivo riavvicinamento tra i due paesi, dopo il viaggio del leader nordcoreano Kim Jong Un in Cina il mese scorso. Dieci anni fa, Pechino aveva inviato al 70mo anniversario il suo responsabile dell’ideologia Liu Yunshan, membro del Comitato permanente del Politburo.

Negli ultimi vent’anni la Cina non ha mai inviato un primo ministro a una parata militare a Pyongyang; l’ultimo premier cinese a visitare la Corea del Nord fu Wen Jiabao nel 2009. Xi Jinping, dal canto suo, ha visitato il paese una sola volta durante la sua presidenza, nel 2019.

La visita di Li segue la visita di Kim Jong Un a Pechino a settembre, in occasione della parata militare per la fine della Seconda guerra mondiale, durante la quale Kim e Xi hanno discusso delle linee guida per lo sviluppo delle relazioni bilaterali.

Poco dopo, la ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son-hui si è recata a Pechino, dove ha incontrato Li e il ministro degli Esteri Wang Yi, riaffermando il sostegno di Pyongyang al ruolo globale della Cina.

La visita di Li a Pyongyang potrebbe anche rappresentare un tentativo di Pechino di bilanciare le relazioni con la Corea del Nord, considerato che Xi dovrebbe recarsi in Corea del Sud a fine mese per il vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec), dove potrebbe incontrare il presidente statunitense Donald Trump. Le relazioni tra Pechino e Seul mostrano segnali di distensione da quando il presidente progressista Lee Jae-myung ha assunto l’incarico, esortando la Cina a facilitare la ripresa del dialogo con Pyongyang.

Poche settimane dopo l’incontro tra Kim e Xi, il ministro degli Esteri sudcoreano Cho Hyun ha visitato Pechino, chiedendo alla Cina di contribuire alla ripresa dei colloqui con il Nord e sottolineando la necessità di “denuclearizzazione e pace nella penisola coreana”. Secondo Seoul, Xi dovrebbe incontrare Lee a margine del vertice Apec.

L’agenzia KCNA ha inoltre riferito che una delegazione russa del partito al potere Russia unita, guidata dal presidente Dmitry Medvedev, parteciperà anch’essa alle celebrazioni a Pyongyang. Le relazioni tra Pyongyang e Mosca si sono rafforzate dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, con la Corea del Nord che ha inviato truppe sul campo di battaglia. Sono attesi anche il segretario generale del Partito Comunista del Vietnam, To Lam – in quella che sarà la prima visita di un leader vietnamita in quasi vent’anni – e il presidente del Laos, Thongloun Sisoulith.

Sebbene la visita di Li segnali un riavvicinamento tra Pechino e Pyongyang, le cui relazioni si erano raffreddate anche a causa della collaborazione troppo attiva di Kim allo sforzo bellico di Vladimir Putin, tuttavia il fatto che non sia lo stesso presidente Xi Jinping a recarsi in Corea del Nord indica che questo riavvicinamento non è completo. D’altronde, Pechino non perde occasione di condannare la “politica dei blocchi” e “la mentalità da guerra fredda”: dopo la scenografica camminata a tre tra Xi, Putin e Kim all’80mo della vittoria a Pechino, stringere troppo le relazioni con Nordcorea e Russia apparirebbe come una contraddizione.

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