La tragedia nel 1981 costò al comico una condanna a 14 mesi. I resti del fuoristrada sono ancora oggi meta di pericolosi e macabri pellegrinaggi di curiosi, Da 39 anni i rottami di una Chevrolet giacciono in fondo a un burrone a lato di una strada di montagna a Limone Piemonte, nel Cuneese. Sono i resti dell’auto del comico e fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo all’interno della quale morirono tre persone. Grillo si salvò lanciandosi dalla vettura un’istante prima che questa volasse nel vuoto ma poiché ancora oggi resti sono meta di pericolosi pellegrinaggi da parte di curiosi il sindaco di Limone chiede di rimuoverli. E che Grillo stesso collabori all’operazione. «Lo contatterò di persona, per trovare una soluzione condivisa» dice Massimo Riberi, primo cittadino del comune piemontese alla «Stampa» di Torino che ha anticipato la storia. L’auto di Beppe Grillo, subito dopo l’incidente La tragedia era costata al futuro fondatore del M5S una condanna definitiva a 14 mesi per omicidio colposo plurimo e avvenne il 7 dicembre del 1981 lungo la cosiddetta «Via del sale», un’antica strada che scavalcava le montagne tra Italia e Francia. Quel giorno Grillo e un gruppo di amici stavano compiendo una gita lungo quella strada, il comico era al volante del suo fuoristrada Chevrolet. Su un tratto di strada ghiacciata l’auto aveva iniziato a slittare all’indietro urtando prima uno sperone di roccia e poi precipitando nel vuoto. Grillo si era salvato buttandosi fuori dall’abitacolo, manovra non riuscita a Renzo Giberti, alla moglie Rossana Quartapelle e al loro figlio di 9 anni, Francesco: tutti morti nel terribile schianto. Celebrati i processi (Grillo fu assolto in primo grado e condannato nei due successi gradi di giudizio) nessuno si è mai preoccupato di recuperati i rottami dell’auto rimasti incastrati per 39 anni ad arrugginire sul fondovalle. Molti turisti che transitano lungo la Via del Sale, però, ancora oggi si fermano a fotografare il macabro reperto, a volte esponendosi a loro volta a, Continua a leggere su: Corriere.it
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