Roma, 11 ott. (askanews) – E’ stato inaugurato oggi il Circolo dell’Automobile, il nuovo progetto voluto dal Cavaliere del Lavoro Giovanna Mazzocchi Bordone, Presidente di Editoriale Domus, e dedicato a chi continua a credere nel valore profondo dell’automobile. A conferma del forte legame con il territorio di appartenenza il Circolo prende vita in Lombardia, all’interno dell’Automotive Safety Center di Vairano, circuito fondato da Quattroruote nel 1995 per offrire un luogo in cui mettere alla prova, in condizioni controllate, i valori tecnici e culturali dell’automobile.
Gli edifici di un’antica azienda agricola, situati all’interno del perimetro del circuito, sono stati trasformati in un ambiente progettato non per esporre, ma per vivere: un luogo dove guidare, dialogare, confrontarsi, ritrovare il senso pieno di una passione che non è mai stata solo tecnica o estetica, ma anche civile e culturale. Il Circolo si propone come un punto d’incontro per chi vuole continuare a pensare l’automobile non solo come mezzo, ma come linguaggio e oggetto che ha ancora molto da raccontare.
“In un tempo in cui tutto sembra spingere verso la disintermediazione, verso l’istantaneo e il virtuale, ho voluto creare un luogo fisico che restituisca valore alla presenza, al dialogo diretto, alla profondità dell’incontro – ha spiegato Giovanna Mazzocchi Bordone – non si tratta di celebrare l’automobile come icona nostalgica, ma di riconoscerle il diritto a essere ancora pensata come oggetto tecnico, forma di cultura, libertà e innovazione progettuale. Una parte della nostra identità, della nostra storia e del nostro futuro”.
Il Circolo dell’Automobile nasce nel solco della tradizione familiare di Editoriale Domus, fondata da Gianni Mazzocchi, editore visionario e protagonista della cultura italiana del Novecento che nel 1956 fonda Quattroruote. Un’eredità che oggi si rinnova nella volontà di sua figlia Giovanna (attuale Presidente del Gruppo) di creare non un museo, né un club elitario, ma un luogo vivo e dinamico che unisce l’esperienza alla riflessione, nutrendo il dibattito sul passato, sul presente e sul futuro dell’automobile.
A guidare il Circolo dell’Automobile, nel ruolo di Presidente, è stato chiamato Gian Luca Pellegrini, direttore di Ruoteclassiche e direttore editoriale di Quattroruote, che ha spiegato: “Con questo progetto proviamo a dare all’automobile uno spazio che oggi sembra mancare: non quello del mercato, non quello della nostalgia, ma quello del pensiero. Un luogo dove tornare a distinguere, argomentare, immaginare. Dove si possa ancora dire che l’automobile è stata una delle forme più complesse e fertili del Novecento, e che per questo merita di essere interrogata, non semplicemente celebrata. Il Circolo nasce per questo: per coltivare una passione che non coincide con il possesso, ma con l’intelligenza critica, con il piacere dell’esperienza e con la responsabilità della memoria”.
La nascita del Circolo dell’Automobile si inserisce in un trend globale che, negli ultimi anni, ha visto moltiplicarsi i drivers’ club: luoghi esclusivi dedicati a chi desidera vivere l’automobile in un contesto protetto, selezionato, consapevole. A fronte di questa tendenza, che si è già affermata in paesi come gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Giappone, il Circolo dell’Automobile rappresenta il primo esempio italiano di un drivers’ club strutturato secondo criteri culturali, tecnici ed esperienziali.
Ai propri soci offre spazi, attività ed eventi esclusivi. Accanto all’immancabile esperienza di guida, praticabile in pista con la propria auto o con quelle in dotazione del Circolo, oltre che cimentandosi al simulatore, l’obiettivo è quello di stimolare la conoscenza e il confronto anche sul progresso, sulle innovazioni e sulle nuove progettualità. “Si guida, certamente e guidare sulla pista di Vairano significa vivere un’esperienza tecnica ed emotiva tra le più compiute facendolo in totale sicurezza, perché di fatto riportiamo la velocità nel suo contesto più adeguato ma chi verrà qui lo farà anche per condividere una visione più ampia, capace di connettere ingegneria e bellezza, industria e immaginario”, ha commentato Gian Luca Pellegrini.
A dimostrarlo sono gli spazi stessi che danno forma al Circolo: la clubhouse, punto d’incontro e confronto, dove le relazioni generano contenuti; l’officina, luogo in cui il gesto tecnico diventa patrimonio comune, oggetto di osservazione; la biblioteca, spazio in progress che ospiterà gli incontri pubblici, in cui progettisti, designer, storici, manager e piloti contribuiscono a restituire profondità e prospettiva alla passione. Per i proprietari di vetture c’è anche la possibilità di usufruire dello spazio e del servizio storage – con security h24 – che permette di avere l’auto sempre pronta a scendere in pista o partire per un weekend sulle strade più belle. In programma ci saranno poi giornate a tema in primis i truck days dedicati ai soci.
Il pubblico a cui l’iniziativa si rivolge non ha età: è la community che condivide la passione autentica per l’automobile e per tutto ciò che rappresenta la “car culture”. A tale proposito il Circolo dell’Automobile riserva una particolare attenzione ai più giovani, con una quota d’ingresso agevolata dedicata agli under 30. Il tesseramento prevede per tutti i nuovi soci un esclusivo welcome pack, che include una borsa special edition personalizzata con le proprie iniziali come simbolo di appartenenza e di stile.