Ma perchè fare sti discorsi: le riforme gliele passerà l’ex maoista, appartenente al movimiento studentesco ora in commissione Ue. Gliele ha fatte avere la procace Ursula con il visto di…, Conte incassa, ma non ha ancora preparato le riforme: dovrà scriverle sotto dettatura C’era una volta l’Italia. Era criticata, attaccata e spesso sottovalutata. Ma era la terza o – con l’Inghilterra – la quarta potenza europea. Non era una favola. Dal 2001 al 2018 – quando versammo all’Unione 17 miliardi ricevendone indietro una decina – siamo stati fra i contributi più attivi. E oltre a pagare sapevamo anche imporci e contare. Oggi l’Italia giallorossa di Giuseppe Conte sembra un euforico, ma confuso giocatore d’azzardo risollevatosi all’alba dallo schermo di un casino online. Ha incassato una paccata di miliardi virtuali grazie a un’intesa con il banco, ma ne è rimasta ostaggio. E non è ancora messa in tasca un soldo bucato. I 209 miliardi sventolati dal premier restano una luccicante promessa. Per ottenerli dovrà redigere un dettagliato Piano Nazionale di Riforme sottoponendolo a Bruxelles e soprattutto ad una Francia e una Germania risultanti fondamentali per rintuzzare gli assalti dei «frugali». Non sarà un tema libero. Giuseppe Conte, nonostante i 16 saggi di Vittorio Colao e gli Stati Generali di Villa Pamphili, è approdato a Bruxelles senza un programma. Così a differenza dell’omologo spagnolo Pedro Sanchez, presentatosi con un progetto coerente ed autonomo, dovrà spiegare con dati dettagliati e centinaia di pagine, come utilizzare prestiti e regalie. Non sarà facile. Il piano di riforme va presentato entro l’autunno e abbraccia praticamente tutti i settori dell’amministrazione statale. Spiegare come ammodernare e rendere efficienti giustizia, fisco, lavoro, pubblica amministrazione, istruzione e sanità richiederebbe un manipolo di statisti e molto più di quattro mesi. Un’impresa impossibile per un esecutivo incapace persino di prorogare le scadenze fiscali di un’Italia piegata dalla pandemia. Dunque l’unico modo per riuscirci nei tempi previsti sarà scrivere sotto dettatura prestando molta attenzione a quel che pretende il «banco» di cui, Continua a leggere su: Ilgiornale.it
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