Mer 12 Febbraio 2025
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Mappe, siti e scenari. Ecco il piano dell'Italia per un attacco nucleare

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Previsti due livelli pianificazione e controllo per ridurre gli effetti…, Una pianificazione a livello provinciale e una a livello nazionale. L’indicazione di luoghi e per garantire la continuità dell’azione di governo modalità, proteggendo, da un lato, la capacità economica, produttiva e logistica del Paese e, dall’altro, riducendo l’impatto degli eventi di crisi sulla popolazione. L’indicazione di contromisure specifiche per limitare effetti di un eventuale attacco, che ricalcano quelle che si applica in caso di incidente nucleare. E’ il Piano Nazionale di difesa – che contiene le strategie di prevenzione e le pianificazioni mirate al soccorso, anche all’interno di complessi scenari – a definire le minacce, ad i possibili scenari ea stabilire le misure da adottare in caso di attacco civile nucleare. Il Piano rappresenta la direttiva generale per la stesura dei Piani predisposti da amministrazioni pubbliche e private erogatrici di servizi essenziali, nonché di quelli provinciali messi a punto dai prefetti. Le pianificazioni sono sottoposte, per testarne la funzionalità operativa, a esercitazioni periodiche e l’ultimo aggiornamento risalirebbe a gennaio 2021. L’articolo 14 del decreto Legislativo 300 del luglio del 1999 attribuisce la competenza al Ministero dell’Interno e alle prefetture, che la esercitano attraverso il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile e ad assicurare il coordinamento con le amministrazioni dello Stato è la Commissione Interministeriale Tecnica della Difesa Civile (Citdc). In relazione alle minacce prese in considerazione, la prima di implicazioni da fare potrebbero riguardare le tipologie di scenario di persone che potrebbero essere coinvolte: si va da un attacco terroristico con sostanze chimiche, batterio, radio o nucleari fino ad uno scenario di guerra che prevede, appunto, un attacco con una bomba atomica. In particolare, gli scenari che possono il rischio N (attacco nucleare) e R (attacco radiologico) vanno dall’esposizione ad una sorgente radioattiva – ad esempio il rilascio della sostanza, Continua a leggere su: ANSA.it

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