Roma, 26 ott. (askanews) – Violenza verbale e atteggiamenti teppistici. Lo sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo ad un evento organizzato da S. Egidio.
“Come ha ricordato Sua Santità Leone XIV, “serve disarmare gli animi e disarmare le parole per poter realmente favorire la pace”. Faccio mio il suo appello di pochi giorni fa, in occasione della visita al Quirinale, affinché – sottolinea il capo dello Stato – si “continui a lavorare per ristabilire la pace in ogni parte del mondo e perché sempre più si coltivino e si promuovano principi di giustizia, di equità e di cooperazione tra i popoli, che ne sono irrinunciabilmente alla base””.
Di fronte a queste parole, rileva Mattarella, e “osservando l’instabilità, le tensioni, i conflitti, la violenza – anche verbale – che caratterizzano la nostra contemporaneità, si registra la diffusione di atteggiamenti che, se applicati alla convivenza all’interno delle nostre società nazionali, meriterebbero l’appellativo di teppistici”.
Per il presidente “risulta oscuro come comportamenti ritenuti generalmente riprovevoli, se non severamente censurabili, se relativi alle normali relazioni umane, abbiano la pretesa, nelle relazioni internazionali, di essere considerati fatti politici. Mentre, alla parola “dialogo”, viene attribuito, anziché il carattere della fortezza, il segno di una debolezza, di una remissività”.



