MotoGp: Marc Marquez operato, nessuna lesione al nervo radiale. Potrebbe rientrare a Brno

L’operazione all’omero del braccio destro del campione del mondo è perfettamente riuscita. Gli è stata applicata una placca. Tornerà prima del previsto, forse già il 7 agosto, BARCELLONA – E ‘perfettamente riuscito a cui è stato sottoposto il campione del mondo di MotoGp, Marc Marquez. Operato all’Ospedale Universitario Dexeus di Barcellona dal dottor Mir, al campione spagnolo è stata inserita una placca che ha ridotto le tre fratture subite all’omero del braccio destro nel Gp di Spagna a Jerez. Il nervo radiale non è stato interessato dalla lesione. E ‘risultato totalmente integro. I tempi di recupero per l’otto volte iridato dipenderanno dalla riduzione dell’infiammazione all’omero e dal grado di funzionalità ma lo stesso Mir non esclude che possa bruciare le tappe tornando in pista per le prove libere del 7 agosto a Brno. La Honda non lo rimpiazzerà nel Gp d’Andalusia Marquez inizierà subito la riabilitazione. La Honda nel frattempo non ha previsto di rimpiazzarlo per la seconda gara in programma a Jerez il 26 luglio, il Gp d’Andalusia. D’altronde non è obbligatorio per le scuderie apportare la modifica per una singola gara. La speranza, evidentemente, è che per il Gp del 9 agosto in Repubblica Ceca Marquez possa già essere alla partenza. Il dottor Mir e il suo team in collaborazione con il dottor Barrera hanno eseguito una riduzione a cielo aperto e una fissazione interna di una placca in titanio all’omero destro. Il nervo radiale era intatto e non ha avuto bisogno di intervento @ marcmarquez93 rimarrà in ospedale fino a 48 ore. – Repsol Honda Team (@HRC_MotoGP) 21 luglio 2020 MotoGp, la caduta di Marc Marquez a Jerez Brutta caduta e frattura dell’omero del braccio destro per Marc Marquez. A Jerez, nel corso del primo Gp della stagione, il campione del mondo della Honda ha perso il controllo della moto ed è finito a terra. Per lui gara finita e corsa alla clinica mobile. Martedì Marquez sarà operato a Barcellona (LEGGI L’ARTICOLO), Continua a leggere su: La Repubblica