Milano, 23 ott. (askanews) – A 40 anni dall’arrivo sul mercato, i Baiocchi ampliano la propria gamma. E lo fanno nel segno della sostenibilità. Mulino Bianco ha infatti arricchito il proprio portafoglio prodotti con una nuova versione con latte e crema alle nocciole che provengono da filiera tracciabile e sostenibile. La crema dei nuovi baiocchi e dei classici è, infatti, prodotta secondo le indicazioni della Carta della nocciola, il nuovo disciplinare di quattro regole pensate per portare qualità nei prodotti, supportare il lavoro delle comunità degli agricoltori e proteggere la biodiversità attraverso la creazione, da parte degli agricoltori, di aree dedicate alla sua tutela.
La Carta della nocciola prevede il rispetto dei criteri di sostenibilità Iscc Plus e rappresenta l’impegno di Mulino Bianco nel promuovere pratiche agricole sostenibili e collaborare con tutti gli attori coinvolti. Questo traguardo va ad aggiungersi agli ingredienti sostenibili di baiocchi come la farina di grano tenero prodotta secondo il disciplinare per la coltivazione sostenibile Carta del Mulino
I nuovi baiocchi Nocciolatte, in sei monoporzioni da tre baiocchi, sono prodotti all’interno dello storico stabilimento di Ascoli, il sito produttivo che ha saputo rialzarsi dopo la violenta alluvione del 2011. Inaugurato nel 1981 conta sei linee produttive per 19 ricette originali, una superficie di 105.000 metri quadrati e 200 dipendenti. È qui che vengono sfornate le Nastrine e che sono nate le Crostatine, oltre ai Baiocchi.
Per Mulino Bianco questa novità rappresenta un’evoluzione nel segmento degli snack. “Con Baiocchi Nocciolatte, Mulino Bianco propone un nuovo gusto che va ad arricchire l’iconica gamma Baiocchi. Lo snack con crema di nocciole da filiera sostenibilie e latte è pensato per gli amanti del gusto autentico della nocciola – afferma Massimo Fiorini, Mulino Bianco biscuits marketing director – Rispettano i quattro principi della Carta della nocciola che riflette l’impegno del brand per una filiera sostenibile, tracciabile e certificata dal campo alla tavola “.



