Roma, 15 ott. (askanews) – Si chiude positivamente la campagna del pomodoro per Mutti, azienda di Parma leader in Europa nel mercato dei derivati del pomodoro. La stagione per il gruppo termina con oltre 728 mila tonnellate di pomodoro lavorate, il volume più alto mai raggiunto nella storia dell’azienda, e con una qualità definita eccellente. Il livello medio del grado Brix, ossia la quantità di parti solubili, principalmente zuccheri, da cui deriva il livello di dolcezza e di intensità di sapore, è stato il più elevato di sempre.
Un risultato frutto di una programmazione che ha visto un aumento del 10% dell’ettarato dedicato al pomodoro nel Nord Italia: un primato assoluto, a conferma della solidità e dell’attrattività di questa coltivazione per il comparto agricolo. Negli ultimi cinque anni, il valore riconosciuto alla filiera è cresciuto del 63,79%, passando da 87 euro/tonnellata nel 2020 a 142,50 euro/tonnellata nel 2025.
“La campagna 2025 è il risultato di un duplice impegno: quello della nostra filiera, che dopo un’annata complessa ha scelto di fidarsi ancora una volta di noi, dedicando gran parte delle proprie colture al pomodoro, e quello di Mutti, che ha voluto rispondere a questa fiducia investendo ancora di più in premialità”, spiega in una nota Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti SpA. “Abbiamo destinato quasi 8 milioni di euro in incentivi e riconosciuto contributi fino al 20% in più per il prodotto precoce e tardivo. È un grande risultato che nasce da una relazione fondata sulla fiducia reciproca e sulla condivisione di valori, che ci permette di guardare avanti con soddisfazione, responsabilità e sicurezza”.
I volumi registrati nel corso dell’estate hanno, infatti, consentito al Gruppo di riequilibrare la situazione particolarmente complessa generata dalla campagna 2024, conclusa con un ammanco del 20% in termini quantitativi che aveva comportato una rottura di stock quasi totale in prossimità dell’inizio della nuova stagione.