Gio 16 Ottobre 2025
spot_img

Parmigiano Reggiano: rimosso ad Anuga falso prodotto ‘Parvegano’

AttualitàParmigiano Reggiano: rimosso ad Anuga falso prodotto ‘Parvegano’

Roma, 13 ott. (askanews) – Un “Parvegano” a base vegetale e una salsa “Garlic Parmesan flavored sauce”: sono due casi di usi evocativi della Dop Parmigiano Reggiano Dop scoperti dal Consorzio durante la sua partecipazione ad Anuga a Colonia, la più importante manifestazione fieristica al mondo dedicata al food and beverage. Non è la prima volta che, nel corso di questa fiera, il Consorzio ha individuato casi di illecito, in particolare di usi di nomi evocativi della DOP vietati all’interno dell’UE. Il Consorzio stima che il giro d’affari del falso Parmesan fuori dall’Unione Europea sia di oltre 2 miliardi di euro, circa 200.000 tonnellate di prodotto, ossia tre volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato.

Le situazioni non conformi sono state segnalate alle autorità tedesche competenti, in particolare del Landesamt für Natur, Umwelt und Verbraucherschutz NRW. Nello specifico, il Consorzio ha segnalato una salsa denominata “Garlic Parmesan Flavored Sauce”, nella quale il termine “Parmesan” designerebbe un aroma, e quindi un ingrediente pacificamente non conforme al disciplinare della DOP. L’autorità tedesca ha agito tempestivamente adottando misure amministrative adeguate a rimuovere il prodotto non conforme.

Inoltre, il Consorzio ha rinvenuto un prodotto di origine vegetale, presentato come sostituto del formaggio, dal nome “ParVegano”, anch’esso ritenuto evocativo: in questo caso, il Consorzio ha scelto di indirizzare una lettera direttamente all’operatore, tramite i propri legali, intimandolo di rimuovere il prodotto dall’esposizione, cosa che è stata effettivamente fatta nel giro di poche ore.

“La tempestività con cui le autorità tedesche sono intervenute a seguito della nostra segnalazione – commenta in una nota Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio – conferma l’efficacia del sistema europeo di tutela delle DOP. Dopo anni di contenziosi, il quadro normativo definito dall’Unione Europea impone chiaramente agli Stati membri l’obbligo di proteggere ex officio le denominazioni d’origine, assumendosi una responsabilità diretta nella vigilanza. In Europa il nostro sistema di tutela raggiunge livelli di efficacia ancora lontani in molte altre aree del mondo, dove l’UE sta cercando di colmare il divario attraverso gli accordi di libero scambio con i Paesi terzi”.

Fuori dall’Unione, infatti, continuano a verificarsi utilizzi ingannevoli della denominazione, “con conseguenze negative non solo per le nostre esportazioni, ma soprattutto per il consumatore, che crede di acquistare un prodotto autentico e viene invece ingannato. Questo nuovo episodio di violazione all’interno del territorio dell’Unione dimostra che è tempo di un deciso salto di qualità: servono regole comuni per gli enti fieristici europei, in modo da garantire eventi realmente fake free ed evitare costosi e inutili interventi successivi da parte dei consorzi e dei tribunali”, conclude Bertinelli.

Bari, omicidio con modalità mafiose e rapina: arresti

(Adnkronos) - Dalle prime ore di questa mattina è in corso un’operazione del Comando Provinciale dei carabinieri di Bari, finalizzata all’arresto dei presunti...

Gaza, oggi riapre il valico di Rafah. Identificati i resti dei due ostaggi riconsegnati da Hamas

(Adnkronos) - Verrà riaperto oggi, giovedì 16 ottobre, il valico di Rafah porta d'ingresso fondamentale per gli aiuti umanitari nell'enclave palestinese che collega...

Questo sito contribuisce alla audience di "Magazine". Testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del Tribunale di Napoli al nr. 32 del 26.04-2005. Alcuni testi citati o immagini inserite sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore vogliate comunicarlo via e-mail all'indirizzo segnalazioni@corriereflegreo.it per provvedere alla conseguente rimozione o modificazione.

error: Il contenuto è protetto!!