Piatto ricco mi ci ficco, ognuno la sua parte, il popolo Italiano s’arrangi, I giallorossi si spaccano sulla gestione degli aiuti che arriveranno dall’Europa: Conte annuncia una task force, ma spuntano le ombre di Di Maio e Renzi Chiuso un fronte perturbato, se ne apre un altro. Nella mattinata di ieri, martedì 21 luglio, il premier Giuseppe Conte ha annunciato di aver raggiunto un importante accordo per il nostro Paese per quanto riguarda il Recovery Fund: i leader dell’Ue hanno dato il via libera definitivo per acclamazione e hanno concluso con un lungo applauso un vertice complicato che sembrava destinato al fallimento. Il piano straordinario da 750 miliardi di euro ha visto finalmente la luce e prevede una distinzione tra sovvenzioni (scese a 390 miliardi) e prestiti (saliti a 360). Da subito il presidente del Consiglio non ha nascosto la propria soddisfazione per il risultato portato a casa: “Abbiamo approvato piano di rilancio ambizioso. È un momento storico per l’Europa e per l’Italia”. Si è trattato di un negoziato piuttosto complicato , nel corso del quale hanno dominato momenti di altissima tensione tra litigi, frecciatine e addirittura pugni sbattuti sul tavolo. Lo scontro frontale tra Italia e Olanda ha infiammato il vertice europeo, con l’avvocato che più volte ha puntato il dito contro Mark Rutte: “In realtà se lasciamo che il mercato unico dopo qualche settimana sarai chiamato a rispondere pubblicamente davanti a tutti i cittadini europei per avere compromesso una adeguata ed efficace reazione europea “. Sono stati giorni dunque molto movimentati e intensi, con lo spettro di un nulla di fatto che era più che concreto. Alla fine una soluzione è stata trovata, ma è proprio ora che inizia la partita cruciale: la gestione degli aiuti economici che arriveranno. Nell’agenda del capo del governo giallorosso ci sono altre 2, Continua a leggere su: Ilgiornale.it
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