La morte di un uomo che credeva nella legalità.
Apprendo, in questo istante, la morte di Giovanni Vernato, avvenuta stamani, alle 6,in via solfatara, a seguito di incidente stradale.
GIOVANNI, era un giovane pescivendolo di pozzuoli, che, tutte le mattine, tutte le stagioni, con il caldo,freddo, vento, pioggia, veniva a cavalleggeri d’Aosta, con il banchetto, che metteva vicino all’Asia, vendeva pesce ambulante.
Giovanni, che affettuosamente chiamavo “Giovannino”, ultimamente, l’avevo visto giovedì scorso, verso le 14, stava ancora al mercatino, non aveva ancora venduto la mercanzia
Gli chiesi :giova, stai ancora lì, quando vai a casa? Ispetto, mi rispose :la giornata è moscia, vendo altri due pesci, poi, vado a casa. Giovanni ,ultimamente, era molto triste, l’INPS gli aveva revocato il reddito di cittadinanza, col quale arrotondava lo “stipendio”, così lo chiamava, per sfamare i suoi tre piccoli figli.
Giovanni aveva grande stima di me. Mi confidava tutto.
Alcuni anni fa mi confidò che alcuni tutori dell’ordine :vigili urbani di Fuorigrotta, da qualche tempo lo stavano martoriando, gli chiedevano la tangente. Venne al Commissariato di Fuorigrotta, con altro venditore, anche egli di pozzuoli, denunzio ‘i vigili corrotti, estorsori, che, a seguito di indagini svolte con la Mobile di Napoli, furono arrestati e condannati con pena definitiva ad anni due di reclusione.
Giovanni aveva coraggio, era ben voluto e stimato da tutti.
La sua immatura scomparsa mi rattrista molto, era povero, molto povero, ma orgoglioso.
Giovanni, amico mio, riposa in pace, ti ho voluto bene come un fratello, adesso, con te, ci starà Dio, che ti accoglierà.
Giovanni Grù