Milano, 7 ott. (askanews) – Il riconoscimento “Narrativa straniera” del Premio nazionale eno-letterario Vermentino è stato assegnato alla giornalista, scrittrice e storica del vino francese Laure Gasparotto per l’opera “Intrecci di vite – elogio della caparbietà dei vignaioli”, pubblicata da Edizioni Ampelos nel settembre 2022.
La giuria ha motivato il riconoscimento “per aver raccontato, in forma dialogica e con grande empatia verso gli interlocutori, le vicende umane e produttive di vignaioli provenienti da diverse regioni europee, uniti dalla passione per la terra e dalla tenacia nel coglierne i frutti, in particolare il vino”.
Il volume, di 176 pagine edito dalla piccola casa editrice di Casarano (Lecce), raccoglie i dialoghi condotti da Gasparotto con Alain Graillot, storico vignaiolo della valle del Rodano. L’autrice accompagna il lettore all’interno dell’esperienza di una ventina di protagonisti del mondo vitivinicolo: Raymond Trollat, Jean-Louis Grippat e Auguste Clape nel Rodano; Michel Lafarge e Aubert de Villaine in Borgogna; Anselme Selosse nello Champagne; Jean-Michel Cazes nel Pauillac; Angelo Gaja in Italia; Alvaro Palacios in Spagna e Marie-Thérèse Chappaz nel Vallese.
Attraverso le loro parole emerge un ritratto corale del vignaiolo come figura resistente e riflessiva, lontana dalla logica della fretta. Gasparotto e Graillot mostrano un mestiere costruito nel tempo, dove la costanza e la capacità di attesa diventano virtù.
“Realizzare un progetto di vita intorno alla vigna è una follia o una forma di resilienza” scrive l’autrice, spiegando che “è un percorso che nasce dalla necessità di creare un piccolo capolavoro incerto, frutto della terra e del clima. È avere la pazienza e l’ostinazione di attendere che il vino sia pronto e degno del sogno di chi lo produce”.
Il vignaiolo, paragonato a una pianta forte ma vulnerabile, è descritto come un artigiano del tempo, un custode della terra che affronta le difficoltà con perseveranza. “Queste storie narrano vite di persone determinate e psicologicamente forti. Come accade per gli chef, il vino è il riflesso della personalità del vignaiolo, ma anche della geografia e dell’anima della sua terra” afferma Gasparotto.
L’autrice restituisce l’essenza di un mestiere antico e sempre attuale, sottolineando come la dedizione e la libertà di questi artigiani del vino rappresentino una forma di resistenza culturale contro l’omologazione e la velocità dei tempi moderni.
Il Premio nazionale eno-letterario Vermentino è promosso dalla Camera di Commercio di Sassari, insieme ai Comuni di Olbia e di Castelnuovo Magra, promuove un premio rivolto alle Case Editrici nazionali e assegnato ad un’opera di narrativa italiana edita in grado di cogliere, in maniera unica ed originale, aspetti peculiari e significativi del variegato mondo vitivinicolo e del lavoro nei campi tra i grappoli d’uva e i filari.