Roma, 27 ott. (askanews) – “Degli squadristi sedicenti comunisti mi hanno impedito di parlare al grido fuori i sionisti dall’università”. Lo racconta Emanuele Fiano, ex parlamentare Pd ed sponente storico della comunità ebraica milanese, raggiunto al telefono. “Ero stato invitato da un’associazione studentesca che si chiama ‘Futura’, che è prevalente all’università Ca Foscari di Venezia, per un dibattito sulla pace. Il dibattito doveva svolgersi nella sede principale dell’università ma dopo che ieri è stato pubblicato un post del Fronte della Gioventù comunista Venezia-Mestre annunciando una manifestazione perché non volevano parlassi, l’autorità e gli organizzatori hanno deciso di spostarlo in altra sede, distante. Loro l’hanno saputo”.
“Mentre venivo intervistato da una ragazza, dopo circa 40 minuti – racconta Fiano – sono arrivati 50 ragazzi hanno srotolato striscioni con la scritta ‘Fuori i sionisti dalle università’. Uno di loro ha preso il microfono e dalla cattedra ha iniziato a leggere un proclama. Gli organizzatori hanno pattuito con lui che facesse il proclama e noi continuassimo con il dibattito ma non è stato possibile perché ogni volta che provavo a parlare venivo sommerso da voci al megafono, da suoni, da fischi. Fino a quando, alle 19, l’università doveva chiudere e abbiamo rinunciato”.
“Mi sento male – confessa – perché l’ultima volta che hanno impedito a un Fiano di stare in una scuola era il 1938, e si trattava di mio padre. Quello accaduto oggi è stato un episodio orribile, impedire di parlare è fascismo. Una ragazza mi diceva che io appoggio l’occupazione dei territori ma non è vero. Le ho detto ‘come fai a saperlo se non ho parlato?’. Io ho cercato di rispondere ma loro non volevano ascoltare, mi hanno detto non ci interessa che tu risponda, questo si chiama squadrismo”.



