Roma, 28 ott. (askanews) – La terza edizione del Festival del Progresso Sociale della Fondazione Pubblicità Progresso si svolgerà a Roma il prossimo 5 novembre dalle 15.00 alle 19.00 presso la Sala della Regina, alla Camera dei Deputati. Evento di rilievo nazionale, il Festival intende approfondire uno dei temi più attuali e sfidanti della nostra epoca: le potenzialità e i rischi della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale nel promuovere un progresso sociale equo e inclusivo.
Il tema della manifestazione, “Prosperità e povertà digitale. Come l’intelligenza artificiale può favorire o limitare il progresso sociale?”, sarà al centro di un confronto che coinvolgerà esperti, istituzioni, media e rappresentanti delle principali associazioni di settore. Si discuterà di come l’accesso equo alle tecnologie digitali, la certificazione delle competenze, la sicurezza online e l’impatto sull’occupazione siano fattori chiave per realizzare una prosperità digitale accessibile a tutti.
Il Festival prevede l’apertura con i saluti istituzionali seguiti da due tavole rotonde: ” Prosperità digitale: quali opportunità per il sistema Italia? Introduce Claudia Segre, Vice Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso e Presidente Global Thinking Foundation. ” Povertà digitale: quando aumentano le distanze sociali? Introduce Andrea Farinet, Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso.
I lavori approfondiranno, tra l’altro, il tema del gender digital divide e le opportunità che l’AI può offrire all’universo femminile, con particolare attenzione all’educazione digitale, alla formazione STEM e all’inclusione sociale. Saranno illustrate best practice e casi di successo nazionali e internazionali, che testimoniano come la tecnologia, se utilizzata in modo consapevole e responsabile, possa ridurre le disuguaglianze e promuovere il benessere collettivo. Non mancheranno analisi sui rischi legati all’amplificazione di pregiudizi sociali attraverso algoritmi non trasparenti e discriminatori e sulle disuguaglianze territoriali e sociali che ancora permeano l’accesso digitale in Italia. Il dibattito si concentrerà anche su come una governance pubblica, politiche inclusive, la promozione della cittadinanza digitale e la formazione mirata possano contribuire a mitigare le criticità e governare la transizione digitale e dell’intelligenza artificiale.
Il Festival sarà l’occasione per presentare la campagna di comunicazione sociale #FUORIDALVETRO, sulla povertà relazionale, realizzata dalla Fondazione Pubblicità Progresso, grazie all’agenzia PhoenixADV.
L’iniziativa gode del patrocinio di istituzioni e di collaborazioni con i principali media e associazioni di settore, confermandosi come piattaforma strategica per un dialogo pubblico autorevole che favorisca innovazione e inclusione.
Il Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, Andrea Farinet, dichiara: “L’Italia è notoriamente uno dei Paesi più creativi al mondo. Abbiamo dimostrato nell’arte, nel design e nella cultura grandi capacità interpretative e compositive. L’avvento, quasi tumultuoso dell’intelligenza artificiale ci lancia una sfida: come valorizzare la nostra creatività per il benessere comune? Il nostro Festival intende presentare analisi, riflessioni e proposte per un utilizzo creativo, condiviso e consapevole di questa nuova opportunità tecnologica. Affronteremo il tema della nuova cittadinanza digitale, dell’insegnamento dell’AI nelle scuole medie superiori e di un approccio culturale e innovativo nei confronti di questi nuovi algoritmi”.
La Vice Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso Claudia Segre, aggiunge che “la povertà digitale è la nuova forma di disuguaglianza che minaccia la coesione sociale. Non si tratta solo di connessione o accesso a Internet, ma di conoscenza, fiducia e partecipazione. L’intelligenza artificiale può essere un acceleratore di inclusione o, al contrario, amplificare le fratture sociali se priva di etica e responsabilità. Per questo serve una nuova cittadinanza digitale, che unisca istituzioni, imprese e società civile nel garantire a tutti – e soprattutto alle donne e ai giovani – le competenze necessarie per abitare il futuro con consapevolezza”.



