Mar 28 Novembre 2023

“Ridicola e fascista, troppe ragnatele nella…”. La recensione negativa di un libro scatena l'ufficio stampa contro la blogger

Notizie dal web“Ridicola e fascista, troppe ragnatele nella…”. La recensione negativa di un libro scatena l'ufficio stampa contro la blogger

La vicenda è nata alcuni giorni fa, quando il canale “Lettrice per passione” ha postato un commento poco entusiasta al libro “Vite strappate in Italia dagli anni Settanta a oggi”…, La vicenda è nata alcuni giorni fa, quando il canale “Lettrice per passione” ha postato un commento poco entusiasta al libro “Vite strappate in Italia dagli anni Settanta a oggi” ricevuto dalla casa editrice tramite l’ufficio stampa Il Taccuino. Da lì è nato un botta e risposta scivolato rapidamente nel sessismo “Ridicola, fascista e permalosa“. Questi sono gli insulti che l’ufficio stampa, ‘Il Taccuino’, ha rivolto pubblicamente a una blogger, Daisy, che aveva recensito negativamente un libro ricevuto da loro. Una recensione pacata, in realtà, ma in cui sostanzialmente diceva di averlo abbandonato a metà. Prima il social media manager l’ha accusata di essere “poco professionale” per non aver terminato la lettura, poi ha alzato i toni con un post sul profilo della propria agenzia, parlando di “blog minuscoli che credono di essere la Rai” e aggiungendo nella didascalia una buona dose di volgarità e sessismo: “Tipica sindrome da troppe ragnatele accumulate in f a”. La vicenda è nata alcuni giorni fa, quando la blogger ha postato – sul suo sito e poi sui suoi canali social – una recensione poco entusiasta del libro “Vite strappate in Italia dagli anni Settanta a oggi” di Antonella Betti, ricevuto dalla casa editrice tramite l’ufficio stampa a cui si appoggia, Il Taccuino. La blogger scrive di non essere riuscita a finire il libro per lo stile “poco scorrevole” e perché i temi “delicati, meritavano di essere approfonditi”. Il libro parla infatti di pratiche di affido e adozione illecite: temi che lei conosce bene, aggiunge, essendosi specializzato come assistente sociale. Il post è stato caricato sul suo canale Instagram, che conta 10mila follower, e si chiude con un ringraziamento all’ufficio stampa: “Grazie per avermi mandato il libro”. E qui arriva la prima gelida risposta: “Grazie a te per aver distrutto l’autrice“. La querelle continua con, Continua a leggere su: Ilfattoquotidiano.it

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