Roma, 19 ott. (askanews) – E’ stato un appassionato excursus sui grandi autori, i protagonisti e i luoghi del primo Rinascimento la ‘lectio magistralis’ che Giulio Ferroni ha tenuto, nei giorni scorsi, a Roma, nell’ambito degli eventi in corso in vista del 500esimo anniversario del Sacco di Roma. Ariosto, Machiavelli, Guicciardini, Pietro Aretino; Clemente VII, Carlo V, Giovanni dalle Bande Nere, Isabella d’Este, suo figlio Ferrante Gonzaga: la lezione di Ferroni è stata una documentata riflessione su quegli avvenimenti e sugli incroci letterari e storici tra i protagonisti dell’epoca, tra racconti a volte mitizzati e disastri spesso esagerati.
Nel maggio 2027 ricorrerà il 500esimo anniversario del Sacco di Roma. Per aprire una riflessione su questo evento catastrofico, percepito dai contemporanei e dai posteri come una svolta epocale della storia europea, l’Associazione “Roma nel Rinascimento ” ha proposto agli studiosi e agli appassionati quattro ‘lectiones magistrales, la più recente delle quali si è tenuta Palazzo Braschi.
“Il Sacco fu favorito dai nemici interni del Papa, come i Colonna: fu un evento epocale, la furia dei lanzichenecchi luterani contro la Roma cattolica: Guicciardini lo dipinse nella sua ‘Storia d’Italia come uno spartiacque, il crollo dell’Italia contemporanea”, ha spiegato l’eminente studioso, critico letterario e storico della letteratura italiana. “Ma fu un evento che il Papato seppe metabolizzare. E dal racconto, a tratti esagerato, dei contemporanei, emerse sotto l’orrore anche la convenienza, non solo della soldataglia, ma anche del Papa stesso, Clemente VII”.
L’iniziativa è parte di un progetto che prevede per il 2026 una serie di conferenze su Roma alla vigilia del ‘cinquecentenario’ del Sacco, e per il 2027 una mostra e un convegno scientifico sui diversi aspetti e sulle conseguenze dell’avvenimento. “Parlare del Sacco potrà servire a capire la cecità dei momenti storici, ivi compreso quello attuale”, ha concluso Ferroni.