Mer 12 Febbraio 2025
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Sahel, i lutti senza fine e quello più tragico decretato dalle parole

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Il mestiere più pericoloso nel Sahel adesso è quello del contadino. La strategia dei Gruppi Armati Terroristi li ha infatti presi come fin troppo facile bersaglio. Chini sulla terra da…, Il mestiere più pericoloso nel Sahel adesso è quello del contadino. La strategia dei Gruppi Armati Terroristi li ha infatti presi come fin troppo facile bersaglio. Chini sulla terra da coltivare sono uccisi da uomini armati che arrivano all’improvviso, il mattino o il pomeriggio, sicuri di trovarli al lavoro. I militari sono l’altro bersaglio dei Gruppi Armati, quando pattugliano oppure sono di scorta ai civili com’è accaduto recentemente nel Burkina Faso. Si chiama la zona delle “tre frontiere”, quelle del Mali, del Niger e del citato Burkina Faso che si trova, suo malgrado, a essere una delle regioni più pericolose al mondo. Dall’inizio dell’anno i morti nel Sahel si contano ormai a cento. I massacri sono opera dei terroristi, banditi armati e sedicenti jihadisti, ma anche delle Forze di Difesa e di Sicurezza, oltre che dei gruppi di “autodifesa” o suppletivi. Questi ultimi si sono costituiti in seguito all’evidente capacità delle forze armate di difendere i contadini dei villaggi nella regione. Formati e armati in modo sommario si aggregano spesso secondo appartenenze etniche e ciò li rende vulnerabili agli attacchi dei gruppi armati. I lutti sono anche per loro. Il Burkina Faso ha iniziato giovedì un lutto nazionale di tre giorni, in seguito all’attacco jihadista che ha ucciso 65 civili, 15 gendarmi e 6 suppletivi delle forze armate del Burkina. Secondo alcuni specialisti, i gruppi armati attaccano con più frequenza i convogli misti, con lo scopo di controllare questa parte del Paese. Il governo nigerino, da parte sua, lo scorso martedì ha decretato un lutto nazionale di 48 ore, in seguito all’attacco condotto da uomini armati non identificati, uccidendo 37 civili. Il lunedì 16 agosto l’attacco è stato perpetrato nei campi del villaggio. Tra questi si contano 13 minori e 4 donne. Il mese scorso lo stesso villaggio aveva, Continua a leggere su: Ilfattoquotidiano.it

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