Ven 03 Ottobre 2025
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Schillaci: “Testo unico sulla farmaceutica per un accesso più semplice ed equo alle cure”

Dall'Italia e dal MondoSchillaci: "Testo unico sulla farmaceutica per un accesso più semplice ed equo alle cure"

(Adnkronos) – “Il Disegno di legge delega che è stato approvato nel Consiglio dei ministri nel 18 settembre scorso non è un semplice intervento normativo, è la volontà politica di arrivare a una riforma strutturale del settore farmaceutico italiano ed è una riforma importante. Per troppo tempo abbiamo vissuto con una legislazione frammentata, stratificata, a volte anche contraddittoria; un labirinto normativo che ha rallentato l’accesso ai farmaci, ha complicato i processi autorizzativi e, questo è il punto che mi preme sottolineare, spesso ha penalizzato soprattutto i cittadini. Il Testo unico” sulla farmaceutica “nasce proprio dalla volontà chiara di superare questa complessità, per costruire un quadro normativo più semplice, più chiaro, più moderno, più efficiente. Un quadro che garantisca equità nell’accesso alle cure, sostenibilità economica del sistema, valorizzazione dell’eccellenza anche scientifica italiana”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo oggi a Roma a un incontro con i giornalisti dedicato alla presentazione dei dettagli del Ddl delega sul Testo unico per la farmaceutica.  

Nel ringraziare “il lavoro svolto dal sottosegretario Marcello Gemmato”, il ministro ha ricordato che “questi mille giorni di governo hanno segnato un percorso preciso” su cui “continuiamo a lavorare per una sanità più forte, più vicina ai territori, più capace di rispondere ai bisogni reali delle persone”. Oltre ad aver “investito risorse” e, “soprattutto, introdotto riforme – ha continuato Schillaci – stiamo portando avanti una battaglia intensa rispetto alla disorganizzazione, alle liste d’attesa, dove vediamo trend positivi che però ancora non sono soddisfacenti. Ci guida la voglia chiara di proteggere il Servizio sanitario nazionale, di valorizzare le risorse umane di chi lavora nel Ssn” e “nel solo interesse dei cittadini che devono avere, lo ripeto, un accesso equo alle cure. Il Testo unico si inserisce proprio in questa logica – ha sottolineato il ministro – Il mio invito è quello di proseguire nella digitalizzazione dei processi, nell’interoperabilità completa delle banche dei dati sanitari, in una revisione seria e trasparente dei meccanismi di spesa”.  

Il Testo unico per la farmaceutica “non può e non deve diventare terreno di contrattazione per interessi di parte, non sarà uno strumento al servizio di singole categorie, di corporazioni” – ha proseguito il ministro. 

“L’unica categoria che ci deve guidare è quella dei cittadini, il loro diritto alla salute, il loro diritto a un sistema efficiente, equo, trasparente”, ha affermato Schillaci, ricordando quanto già detto il giorno dell’approvazione del Ddl delega dal Consiglio dei ministri. “Questo provvedimento deve essere nell’unico interesse dei cittadini e del Servizio sanitario nazionale pubblico – ha ribadito – Non accetteremo mai compromessi al ribasso, non accetteremo di ridurre la portata innovativa di questa riforma per accontentare pressioni di parte. Naturalmente – ha aggiunto – il confronto con tutti gli stakeholder sarà ampio, sarà aperto, sarà rispettoso, ma dovrà essere un confronto nel merito, sui contenuti, sulle soluzioni migliori per garantire efficacia ed equità. Poi il Parlamento avrà tutto il tempo di discutere, emendare, migliorare il testo; le Regioni ovviamente saranno coinvolte; le associazioni di categoria, le società scientifiche, le organizzazioni dei pazienti, tutti potranno dire la loro”. 

“Il punto di partenza e il punto di arrivo – ha rimarcato il ministro – devono rimanere gli stessi”, cioè dotarsi di “una legislazione farmaceutica moderna, sostenibile e interamente al servizio della salute pubblica. Il lavoro che ci attende sarà impegnativo, sono sicuro che il sottosegretario Gemmato, che ha la delega specifica a queste tematiche – ha concluso – saprà operare con quel rigore e disciplina che merita e che meritiamo tutti noi, per un Servizio sanitario nazionale sempre più forte e, lasciatemi dire, soprattutto vicino” a chi ne ha più necessità. 

 

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