Roma, 12 ott. (askanews) – Seggi aperti in tutta la Toscana fino alle 23 dove 3.007.106 elettori toacani (oltre 17 mila i diciottenni al primo voto, 203mila i residenti all’estero) suddivisi in 3.922 sezioni elettorali sono chiamati a eleggere il Presidente della Toscana e il nuovo Consiglio Regionale che saranno in carica per i prossimi cinque anni. L’affluenza sarà rilevata dal Viminale alle 12, alle 19 e alle 23 a conclusione della prima giornata di votazione. I seggi riapriranno poi domani mattina alle 7 fino alle 15. Quando senza soluzione di continuità con la fine delle operazioni di voto avranno inizio quelle di scrutinio. Il primo risultato domani pomeriggio sarà il definitivo dell’affluenza:nel 2020 era stata del 62,6%. A seguire, nel tardo pomeriggio è atteso il verdetto sul nome del nuovo Governatore.
La sfida è a tre: vince chi prende pi voti purchè superando la soglia del 40% dei voti, altrimenti in Toscana è previsto un secondo turno di ballottaggio fra i due pi votati al primo. Il Presidente Pd uscente Eugenio Giani punta alla conferma allargando però la sua maggioranza Pd-Iv-Avs al sostegno dell’intero campo largo: sono con lui quest’anno Pd Cinque stelle Avs e la lista Giani Presidente che include la Casa Riformista renziana, socialisti, riformisti. Lo sfidante è il sindaco di Pistoia coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Tomasi, alla testa di una coalizione formata dall’intero centrodestra Fdi-Lega-Forza Italia-Noi moderati e da civici di area della lista Tomasi Presidente. Terza candidata Antonella Bundu alla testa di Toscana Rossa: coalizione formata da Riforndazione Comunista, Possibile e Potere al Popolo.
Quanto al Consiglio Regionale della Toscana in palio ci sono 40 seggi. Per entrare le liste non coalizzate devono superare il 5% dei voti validi. Oppure il 3% se si fa parte di una coalizione che ha ottenuto almeno il 10%. Alla coalizione vincente spetta un premio di maggioranza variabile: non meno di 23 seggi e non più di 26. Se il presidente eletto otterrà più del 45% dei voti, alla sua coalizione andranno almeno 24 seggi (il 60% dell’assemblea), fino a un massimo di 26. In caso di preferenze tra il 40% e il 45%, i seggi saranno da 23 a 26, integrati eventualmente con un premio di maggioranza. Se infine nessun candidato supererà il 40% dinvoti al primo turno e si dovesse quindi andare al turno di ballottaggio alla coalizione vincente spetteranno 23 seggi e almeno 14 dovranno essere garantiti alle forze di opposizione.